Modica - È fissata per il prossimo venerdì la direttissima al tribunale di Ragusa per il 52enne Antonio Manno, il poliziotto di Senigallia, nelle Marche, aggregato da qualche tempo al Commissariato di polizia di Stato di Modica, arrestato l’altra sera per droga. A effettuare l’arresto sono stati i suoi stessi colleghi e la Squadra mobile di Ragusa.
Il poliziotto, che si difende dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente sostenendo che la marijuana sequestratagli in casa fosse per uso personale, secondo l’accusa avrebbe spacciato nell’abitazione in cui vive in affitto, ubicata nel quartiere di San Francesco la Cava, nel centro storico di Modica, ma sempre fuori dagli orari di lavoro.
La casa sarebbe divenuta punto di riferimento per alcuni giovani tossicodipendenti, che erano stati notati aggirarsi nella zona. Due sono anche stati visti la sera stessa dell’arresto, ma i poliziotti hanno atteso un momento più propizio per effettuare il blitz a casa del collega. L’occasione è stata data quando una giovane donna ha bussato alla porta del poliziotto. A quel punto si sono presentati i suoi colleghi.
Manno si è qualificato, ma ciò non ha fermato gli agenti dal compiere il loro dovere fino in fondo. Hanno, infatti, proceduto alla perquisizione domiciliare, che ha dato esito positivo.
Sono 175 i grammi di marijuana posti sotto sequestro dalla polizia, già divisi in dosi di poco più di 10 grammi ciascuna. La polizia, che prima dell’intervento ha espletato attività di investigazione con appostamenti, ha rinvenuto nell’abitazione anche un bilancino di precisione.
In attesa della direttissima di venerdì prossimo, intanto, l’uomo dovrà presentarsi periodicamente in Commissariato a Modica per la firma obbligatoria. È questa la misura restrittiva disposta dal giudice di Ragusa che ha tenuto in considerazione il fatto che il poliziotto fosse incensurato e tutta una serie di altre attenuanti. Nel frattempo l’uomo è stato sospeso dal servizio.
