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Cartabellotta incontra gli allevatori iblei

Distretto lattiero caseario

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Ragusa - Si è tenuto a Ragusa, presso la sede dell’Ispettorato Agrario, l’atteso incontro fra rappresentanti degli allevatori e l’Assessore Regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, convocato dal Distretto Siciliano Lattiero Caseario. Presenti, il Direttore dell’Ispettorato Giorgio Carpenzano, tutte le Cooperative del settore, le Organizzazioni Agricole (Coldiretti e Cia ) e della Cooperazione (Confcooperative e Legacoop) ed i parlamentari regionali Orazio Ragusa e Nello Di Pasquale. Presenti, fra gli altri i rappresentanti delle province di Palermo, di Agrigento e di Caltanissetta. Un confronto alquanto serrato e concreto caratterizzato da un ampio e propositivo dibattito, seguito alla relazine introduttiva del presidente del Distretto Enzo Cavallo che ha illustrato la delicatissima situazione che caratterizza l’attività zootecnica locale e regionale.

La crisi economica che investe le imprese - è stato detto - va affrontata facendo "sistema" e programmando strategie per valorizzare le potenzialità del territorio. L"oro bianco"  va difeso per tutelare gli interessi dei produttori e per garantire i consumatori. L’area Iblea, dove si produce il 75% del latte bovino siciliano, non può non essere trainante per lo svolgimento di una azione forte e decisa a difesa di un settore portante per l’economia locale. Non basta, o comunque non serve, lamentarsi o criticare per le disattenzioni, ma è  tempo di programmare nuove strategie. Occorre dare voce e peso a tutto sistema produttivo col contributo e nell’interesse di tutti.
Primo obbiettivo individuato non può che esseere l'accordo regionale sul prezzo del latte (così come già fatto il Lombardia) non solo per un fatto economico ma per salvaguardare la dignità degli allevatori. Un “accordo quadro” che definisca i rapporti interprofessionali tra industriali e mondo della produzione e faciliti, disciplinandola, la contrattazione tra gli allevatori, le loro cooperative, le industrie, i caseifici ed i trasformatori in genere. Il tutto con l'occhio puntato all'accordo di filiera per la massima valorizzazione del "born in Sicily" unica strada per arginare le importazioni e per esaltare e promuovere  la qualità delle produzioni siciliane: del nostro latte, dei nostri latticini e dei nostri formaggi tipici primi fra tutti quelli con marchio comunitario a partire dal ragusano, dal pecorino siciliano, dalla vastedda del benice e del peiacentino.

L’Assessore Cartabellotta, dopo avere ascoltato tutti, ha ribadito la sua totale disopnibilità a lavorare speditamente per avviare, attraverso anche l’opera del Distretto con un ruolo aggregante di “cabina di regia”, tutte le iniziatve necessarie per il raggiungimento di un accordo regionale, per il quale diventa essenziale il ruolo delle Organizzazioni dei produttori e degli industriali, come è avvenuto in Lombardia,  e dare corpo all’accordo di filiera, strumento essenziale per salvaguardare le produzioni lattiero casearie siciliane anche attraverso una chiara etichettatura riportante l’origine non quanto del prodotto ma del latte utilizzato e l’avvio dell’attività di controllo per combattere e reprimere ogni abuso o forma di taroccamento delle produzioni commercializzate dai trasformatori. Ed in tal senso Cartabellota ha ribadito la determinazione ad escludere dagli aiuti comunitari chi non si attiene all’accordo con l’ utilizzo del latte siciliano.

A conclusione, nel mentre l’assessore si è impegnato a convocare a Palermo, in tempi brevi, le parti per l’avvio della trattativa regionale per il raggiungimento degli obbiettivi fissati, i rappresentanti della produzione hanno deciso di reincontrarsi in settimana, su iniziativa del Distretto ed insieme alle Organizzazioni, per elaborare una proposta organica che tenga conto delle esigenze degli allevatori e delle loro cooperative e costituirà un punto di riferimento per lo svolgimento della trattativa per la quale essenziale è il ruolo di coordinamento e di supporto della Regione.                


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