Modica - Il costone roccioso di via San Giuliano potrebbe essere messo presto in sicurezza. Dopo tanti anni, finalmente, pare che qualcosa si muova. E non si tratta di quei massi che qualche volta si sono distaccati per fortuna non procurando danni, né di alberi caduti, che i vigili del fuoco hanno dovuto prontamente spostare dalla carreggiata, quanto piuttosto della possibilità che sia affidata a qualche ditta la messa in sicurezza del costone.
A sollevare di recente la problematica era stato il consigliere Giuseppe Stracquadanio che, sottolineando le criticità della zona e la pericolosità costituita dal costone nelle condizioni in cui verte attualmente, ha presentato una proposta al sindaco e all’assessore al ramo. Il consigliere avanzava richiesta di un celere intervento sulla parete rocciosa con personale in grado di operare velocemente e in sicurezza senza l’ausilio di opere provvisionali, per realizzare la bonifica del versante mediante la rimozione della vegetazione in equilibrio precario e dei massi disarticolati. Chiedeva, quindi, di apporre sulla parete una rete paramassi rinforzata con funi d’acciaio.
Dopo l’interlocuzione tra Stracquadanio e il responsabile del Settore Protezione civile il progetto potrebbe essere avviato. “Non si dovranno attendere i tempi di una gara d’appalto – dice Stracquadanio – in quanto si tratta di lavori di somma urgenza. Saranno, quindi, chiamate imprese qualificate per avere dei preventivi e affidare in via diretta l’appalto dei lavori. Il costone roccioso, nel tratto che va dal ponte San Giuliano sul fiume Liberale verso Cava Ispica – prosegue - presenta fratture coniugate che determinano l’isolamento di blocchi di roccia di dimensioni considerevoli. Le caratteristiche naturali dell’ammasso roccioso sono ulteriormente peggiorate dalla presenza di alberi, anche di grosse dimensioni, sulla parete rocciosa e sul ciglio del versante, che si insinuano nella discontinuità della roccia, determinando uno scadimento progressivo e inesorabile dell’ammasso o il distacco stesso di masse rocciose che vanno a precipitare sulla sede stradale insieme agli alberi, con gravissimo pericolo per la pubblica incolumità”.