Scicli - Il Pata Pata di Sampieri avvolto dalle fiamme. È certa la natura dolosa dell’incendio. L’ammontare dei danni è esosa. A indagare sull’accaduto i carabinieri della Compagnia di Modica e della Tenenza di Scicli.
La segnalazione da parte di un cittadino ai vigili del fuoco è giunta intorno a mezzanotte e venti della notte tra martedì e mercoledì. Dopo pochi minuti la sala operativa del Comando provinciale di Ragusa ha disposto l’invio della squadra di Modica e di una squadra dal capoluogo, oltre al supporto di un’autobotte per il rifornimento idrico.
Le squadre operative sul posto hanno avviato immediatamente le operazioni di spegnimento, riuscendo a circoscrivere l’incendio. In particolare, sono state interessate le aree della tabaccheria e delle cucine. Ma queste due aree, che comunque occupano la gran parte della superficie del locale, sono andate quasi del tutto distrutte e non sono agibili, anche se la struttura in legno non sarebbe a rischio crollo. Su circa 150 metri quadri di locale coperto da tettoia sono stati interessati dall’incendio circa 100 metri quadri, mentre la parte senza copertura non è stata scalfita dalle fiamme.
Proprio per la natura dei materiali che vi si trovavano, i danni sono stati ingenti. Basti pensare che il locale, dopo la pausa invernale, avrebbe dovuto riaprire battenti il prossimo 21 aprile. Era quindi tutto pronto per l’apertura al pubblico. L’ammontare dei danni è stato quantificato in 200mila euro. Il danno è coperto da assicurazione.
I vigili del fuoco non hanno trovato tracce di liquido infiammabile, ma si è trattato con certezza di un incendio doloso. Sono, infatti, stati individuati almeno 2 focolai di incendio, dai quali le fiamme sono divampate agli elettrodomestici della cucina, distruggendoli, e all’area tabaccheria. Le operazioni di spegnimento delle fiamme si sono conclude alle 5.20 di ieri.
Sul posto i carabinieri di Scicli, che hanno avviato le indagini ed effettuato dei sopralluoghi. Ieri i militari dell’Arma hanno sentito uno dei proprietari del locale, che fa capo alla società Vindigni Srl. È stata sporta denuncia su quanto accaduto. Non ci sarebbero state richieste estorsive, ma i carabinieri stanno battendo tutte le piste, non escludendone nessuna, anche alla luce del fatto che la struttura è già stata interessata in passato da un incendio di matrice dolosa.
Potrebbe trattarsi di concorrenza sleale, visto che il locale era divenuto punto di riferimento per tanti giovani e tra i più gettonati nel periodo estivo. Ma è solo una delle tante ipotesi. Nel tempo si sono registrate, inoltre, delle lamentele da parte di qualche cittadino per via della musica alta fino a tarda notte. Sul posto non c’erano videocamere di sorveglianza, che avrebbero aiutato gli inquirenti nell’individuazione del o degli autori dell’incendio.
Si succedono, intanto, gli attestati di solidarietà ai titolari e di fiducia agli inquirenti. Tra questi il presidente del Consiglio, Vincenzo Bramanti.