Modica - Premetto e concordo pienamente con il consigliere Tato Cavallino sulla questione sollevata per le “guide turistiche abusive”.
Sono un cittadino che osserva con occhio “malinconico” le criticità della città e per questo (ma non si sa in che modo), vorrebbe dare indicazioni su strade da percorrere o percorribili all’amministrazione comunale e/o dirigenti del settore.
Ho avuto la fortuna o sfortuna di partecipare a una riunione/convocazione del nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio turistico di Modica, presieduta dal Sig. Nuccio Giuseppe, presidente del consorzio stesso.
Alla riunione, convocata per deliberare e discutere su questioni interne al consorzio, è stata sollevata da alcuni soci fondatori del consorzio una lunga serie di lacune da colmare per dare inizio a un percorso Turistico degno di questa città.
Volevo, per questo, fare una lunga precisazione e porre alcune problematiche al consigliere:
La città di Modica è dotata di un ufficio turistico che annovera tra gli altri una dozzina o giù di lì di dipendenti o presunti tali.
La qualità, a detta di molti turisti che hanno “frequentato” l’ufficio, è vicina allo zero. Personale non preparato, indicazioni generiche e lacunose, materiale deficitario.
Pongo la questione al consigliere: ma un ufficio turistico di cosa deve essere dotato e cosa deve offrire ai turisti?
Il personale presente conosce due lingue (Siciliano e in Italiano) per il resto le lingue internazionali sono un miraggio.
Non parliamo, poi, della preparazione sulla conoscenza dei siti turistici del luogo.
Chiedo al consigliere: ma vi siete mai chiesti cosa significhi la parola “turismo”?
E’ questo il servizio che offriamo ai turisti?
Se proviamo a spostarci sui siti d’interesse storico culturale, ci troviamo davanti ad un'altra annosa questione.
Molti siti sono chiusi o sorvegliati dai cosiddetti “lavoratori socialmente utili” che ahimè non sanno o non conoscono nemmeno il luogo che stanno “sorvegliando”.
Interloquire con loro e come chiedere a un passante le indicazioni per raggiungere le sponde della Tunisia, partendo da piazza Matteotti.
Una locale associazione senza scopo di lucro della città ha dotato, a proprie spese, l’ufficio turistico di piccole mini-guide con indicazioni dei siti d’interesse della città. Il personale dell’ufficio preferisce di gran lunga segnare, su una cartina formato A4 di venti anni fa, il percorso con una penna a sfera.
Chiedo al consigliere: ma a cosa serve veramente l’ufficio turistico a Modica?
Recentemente ho visitato Lecce (Comune della Puglia di 93.302 abitanti) per un lungo week end ed ho visitato l’ufficio turistico della città. Il personale presente in nr.3 unità (ci sono stato quattro giorni di fila) parlava almeno quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e tedesco).
Chiedo al consigliere: perché dotare l’ufficio turistico di dodici dipendenti o giù di lì e non invece impiegarne quattro ma professionalmente qualificati?
Carissimo consigliere Tato Cavallino, prima di lamentarci delle guide turistiche abusive cerchiamo, come città, di offrire i servizi di base ai turisti che sono e devono essere considerati la linfa vitale per la nostra bella città o come lei scrive “…… sensibilizzazione all’arte e alla promozione della nostra bella città e di tutto quello che offre…”.
di Marcello Gennuso
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