Modica - La Fava Cottoia di Modica, già nell’elenco dei duecento presidi di Slow Food, dovrà avere un futuro.
Dopo il successo registrato al Salone del Gusto e Terra Madre di Torino (23/27 ottobre 2014) dove il prodotto tipico è stato degustato e distribuito, questa mattina si è fatto il punto nel corso di una conferenza stampa.
All’incontro con i giornalisti hanno presenziato il sindaco, Ignazio Abbate, il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Giuseppe Giannone, il presidente dell’associazione confraternita della “Fava Cottoia” di Modica, Salvatore Cassarino, la Soat di Modica con Filippo Antoci, la Coldiretti, con Franco Savarino, l’Unsic con Agatino Antoci e numerosi produttori.
La fava cottoia, come ha illustrato Salvatore Cassarino, è un’eccellenza del nostro territorio.
Viene coltivata da dieci aziende e solo in alcune contrade della città perché può giovarsi di un terreno con determinate capacità organolettiche e quindi è un prodotto assolutamente biologico. Esiste un disciplinare di produzione e di commercializzazione. La fava cottoia necessita di un processo di commercializzazione e di marketing che ne rendano note le particolarità e i modi di impiego in cucina e soprattutto dovrà essere conosciuta e apprezzata dalle giovani generazioni. “ Fare conoscere il prodotto, ammette Franco Savarino, soprattutto in ambiente scolastico è un passo che bisogna fare. La fava cottoia di Modica ha capacità nutritive eccellenti e viene ancora lavorata a mano”.
La necessità di connetterla alla dieta mediterranea sarebbe una soluzione importante, secondo Filippo Antoci, per farla conoscere ad un pubblico vasto; peraltro è già negli interessi culinari di gourmet che la cercano in questa territorio.
Sarebbe il caso di lavorare per una IGP atteso che la Fava cottoia viene prodotta a Modica. In questo senso la Camcom svolgerà un ruolo di riferimento.
“Solo da una forte sinergia tra Comune, associazione e produttori si potrà costruire un solido futuro, commenta il sindaco Abbate; l’ente ha destinato una somma in bilancio per il sostegno alla fava cottoia che sarà uno dei prodotti cardine nella prossima edizione di Choco Modica e ad Expo 2015 a Milano. Sarebbe il caso di utilizzare gli immobili della Fondazione Michele Grimaldi a Cannizzara per questo tipo di produzioni e in questo lavoreremo”.
di Redazione
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