Brescia - "Sono Angelica e sfilo col vento".
E' il nuovo libro di Alessandro Russo, napoletano trapiantato a Brescia.
"C'è qualcosa di provocante e misterioso nelle poesie di Alessandro Russo -scrive Maria Zanolli nella prefazione-. Qualcosa che non arriva subito, a una prima lettura, ma che si coglie leggendo più volte le sue poesie, sfilando le parole, una ad una, facendosi penetrare dal verso.
Ci sono le donne e le loro vite: Eva, Ramona, Angelica, Lola, Maria, Aradia, a cui l'autore dedica parole d'amore, con gli accordi della gioia e del dolore. Ci sono le fughe, i tormenti e i tornanti, le prospettive perdute, ma anche i sorrisi del corpo e dell’anima, i venti di meraviglia, e le voci riflesse di persone e pensieri vicini e lontani. C'è il mare, che a volte salva, a volte ferisce, con le sue onde a cui si affida la sorte.
È una poetica che scava la vita, l'amore, la memoria, sposando carne e spirito tra impennate e inevitabili cadute. Il verso prende un ritmo coinvolgente, e alcune immagini chiave tornano, come quella del mare: "Sogno il mare. Che ancora mi sveli / il petto incostante, le possibilità". Le possibilità della poesia (e della vita) sono immense. E la bellezza del verso di Alessandro si trova, soprattutto, in ciò che non dice, in ciò che è da scoprire e riscoprire, assaporando goccia dopo goccia le sue parole.