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Presentato il libro di Michele Giardina

Su Pietro Floridia

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Ispica - Duecento persone hanno partecipato Domenica sera a Villa Principe di Belmonte di Ispica alla presentazione del libro “Pietro Floridia – il sogno infranto di un musicista errante” – di Michele Giardina, pubblicato da Armando Siciliano Editore.
Fra le autorità presenti il prefetto di Ragusa dott. Annunziato Vardè, l’on. Orazio Ragusa, l’on. Natalino Amodeo, l’on. Sebastiano Gurrieri, l’on. Giorgio Chessari, il sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, di Modica, Ignazio Abbate, di Pozzallo, Luigi Ammatuna e il presidente del Consiglio comunale Antonio Zocco Pisana, l’italo americano di Pozzallo, Frank Susino, ispiratore del libro, il presidente dell’associazione “Eccellenze Iblee Agroalimentari” Enzo Cavallo, che ha fornito i prodotti per il buffet preparato dal banqueting man Giovanni Sortino, lo scrittore-musicista Gino Carbonaro, il segretario provinciale della Cgil di Ragusa Giovanni Avola, il presidente provinciale della Cna, Giuseppe Santocono, amici e colleghi dell’autore.
La serata è stata impreziosita dalle performance di Marcello Perracchio e Miko Magistro, dalle note musicali di Pippo Di Mari, dalla conduzione del giornalista Marco Sammito, dall’intervento di Armando Siciliano Editore e dalle eccellenti e circostanziate relazioni del prof. Domenico Pisana, presidente del Caffè letterario “S. Quasimodo” e del prof. Giuseppe Barone, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania.
Entrambi i relatori hanno riconosciuto all’autore il merito di avere riaperto il “caso Floridia” con la pubblicazione di documenti inediti di eccezionale valore storico che, per la prima volta, attraverso l’attenta lettura di fatti, circostanze ed episodi ampiamente documentati e sapientemente commentati, ha saputo ricostruire la biografia umana e culturale del personaggio.
“Il libro – precisa l’autore nel corso del suo intervento - nasce dalla dritta fornitami dall’amico Frank Susino che ha fatto importanti ricerche sui 28 anni di vita trascorsi da Pietro Floridia in America (1904-1932), sui quali, praticamente, non si sapeva nulla, ma è sbagliato parlare di libro su commissione. Credo sia impossibile - precisa Giardina - impegnarsi in un’opera letteraria senza la molla della passione e dell’interesse culturale. Con l’ausilio di documenti importanti ho conosciuto, pregi e difetti di un vero uomo, un siciliano innamorato della sua terra, un artista fantastico. Ho gioito per i suoi successi e sofferto per le sue traversie umane e professionali. Alla fine ho respirato l’aria triste di un uomo provato moralmente e fisicamente che, dopo 28 anni di esilio volontario, non è riuscito a realizzare il desiderio di rivedere l’amata Patria. Musicista senza confini, di valore mondiale, Pietro Floridia merita di essere ricordato e onorato per avere dato lustro alla città natale, alla sua terra, al Paese Italia”.


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