Modica - No, non scomodate Luigi Pirandello.
Che la realtà superasse la fantasia, in Sicilia, era cosa assodata.
Che la morte porti con se anche un risvolto sorprendente, è abbastanza prevedibile.
Ma che l'ospedale della città debba rimpallarsi la salma di una anziana donna col Comune, perchè gli 8 eredi non vogliono saperne della defunta, è cosa assai curiosa.
I fatti.
Un'anziana pensionata, ospite di un ricovero privato, avverte un malore, viene trasporta al Maggiore, qui, dopo qualche tempo finisce i suoi giorni, morendo di vecchiaia.
La donna non ha eredi diretti, ma otto -dicansi 8- nipoti con cui non ha frequentazioni assidue.
Constatato il decesso, dall'ospedale si cercano i parenti prossimi, ma nessuno reclama la morta.
Anzi, tutti trovano una scusa per tirarsi indietro.
Al punto che dall'ospedale partono otto lettere, indirizzate agli otto eredi, perchè almeno uno di loro si faccia carico del funerale.
Nisba.
Gli eredi rispondono: chi è all'estero, chi in vacanza, chi lavora, chi ha litigato con la zia, insomma, nessuno vuol farsi carico del funerale.
Fra loro c'è anche chi si rivolge a un legale, per spiegare che quando la buonanima era in vita non correva buon sangue con la donna.
L'ospedale si arrende, e chiede al Comune di farsi carico del funerale.
Il Comune prende in mano la patata bollente e deve dar atto di non poter celebrare le esequie senza che gli eredi vengano informati.
E così, ripartono 8 raccomandate, agli 8 eredi.
La facciamo breve.
Sono passati 8 giorni, e la zia non è stata seppellita.
Non fiori, ma opere di bene.