Comiso - Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Simone Alabiso, il giovane comisano di appena 21 anni, morto a causa di un incidente stradale avvenuto il giorno di Santo Stefano intorno alle 7 del mattino sulla Comiso-Santa Croce. Centinaia di persone, fra parenti, amici e conoscenti, hanno voluto dare l’ultimo saluto al ragazzo nella chiesa di San Biagio, dove alle 15.30 si sono svolti i funerali. Gli amici hanno voluto ricordare Simone con un gesto simbolico: un enorme cartellone firmato da tutti e, alla fine della celebrazione, un lancio di palloncini bianchi accompagnato dalle note della canzone di Ligabue “Piccola stella senza cielo”. Tanta commozione, moltissimi applausi. I genitori, invece, dignitosi nel loro dolore. Presente anche il ragazzo che era alla guida dell’auto che, nonostante ancora risenta dei problemi fisici dovuti all’incidente, ha voluto esserci ai funerali del suo amico. Un gesto di grande dignità e di profondo affetto che ha destato moltissima commozione, soprattutto quando i genitori hanno abbracciato il ragazzo. I riti funebri sono stati officiati da don Franco Ottone, parroco della chiesa della Madonna delle Grazie ma amico della famiglia Alabiso e, soprattutto, un prete da sempre molto vicino ai giovani. Ha preferito leggere l’omelia. Anche per lui, infatti, è stato un momento particolarmente doloroso: “Ho voluto metterla per iscritto perché per me non è facile parlare. Questa tragedia ci lascia muti e senza parole. Non si riesce ad accettare la morte di un ventunenne perché lo strazio che sentiamo è troppo forte. Le mie parole provengono da un atto di fede. Simone, sei stato gioioso, modesto, generoso e disponibile con tutti. Eri innamorato della vita così come tutti i giovani della tua età. L’incidente ha spezzato il fiore della tua vita. Vi chiedo di alzare gli occhi verso il cielo in nome di Simone. Là, si incontreranno questi sguardi. Alcuni di voi mi hanno chiesto: perché è successo questo? Pure io, come sacerdote, me lo sono chiesto e non ho saputo dare una risposta. L’unica risposta è che Dio ci ha creati liberi. Cari amici e giovani, la libertà è un valore sublime. A Simone è stata tolta la vita terrena, ma non quella eterna. Ora lui vive dentro di noi. Divertitevi, fatelo bene, ma siate prudenti. Simone era bello anche fisicamente: adesso con Dio lo sarà anche di più. Vi scongiuro, non sprecate la vostra vita”. Don Franco Ottone ha anche letto un messaggio scritto dal ragazzo coetaneo che era alla guida e che si è salvato perché c’è un dolore che consuma più di quello fisico: il senso di colpa dei sopravvissuti. Anche gli amici hanno letto un messaggio dopo l’omelia: “Simone eri un amico sincero, su cui contare. Eri il nostro punto di riferimento”.
L'ultimo saluto a Simone Alabiso
Celebrati i funerali
di Irene Savasta
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