Chiaramonte Gulfi- “Adotta una canna dell’organo della chiesa Madre”: se ci fosse uno spot pubblicitario potrebbe chiamarsi così. E’ questa l’iniziativa lanciata da Don Salvatore Vaccaro, parroco di Chiaramonte Gulfi che spera di poter restaurare l’organo a canne e farlo tornare a suonare entro Natale. 1680 canne di tre dimensioni: grandi, medie e piccole e ognuno può decidere di donare una cifra a seconda della scelta e delle proprie possibilità. L’organo della chiesa madre è del 1910 ed è stato costruito dai modicani fratelli Polizzi. Si tratta del prototipo utilizzato per costruire l’attuale organo di Siracusa. Padre Vaccaro, racconta: “L’arcivescovo di Siracusa venne in visita durante una festa a Chiaramonte e s’innamorò del suono di quest’organo. Volle, per questo, lo stesso strumento per la cattedrale di Siracusa che infatti è stato costruito nel 1914. Il restauro dell’organo di Siracusa è terminato nel 2015. Se tutto va bene, il nostro potrebbe tornare a suonare a Natale di quest’anno”. In realtà un primo restauro venne effettuato 10 anni fa: purtroppo, però, a causa delle infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto, il lavoro è stato rovinato. La cifra necessaria per il restauro è di 65 mila euro, comprensiva della copertura necessaria fra il tetto e le canne dell’organo per evitare le infiltrazioni d’acqua piovana. Ci sono diverse possibilità per poter contribuire: le persone possono offrire una canna piccola (50 euro), una media (100 euro), una grande (200 euro). Ma si può contribuire anche con 10 euro mettendosi insieme agli altri. Ogni canna è alta 4,5 metri. Padre Vaccaro, spiega: “Si tratta, in realtà, di due organi collegati. Attualmente abbiamo raccolto 20.500 euro. Sappiamo che non è facile reperire fondi ma contribuendo un po’ per ciascuno possiamo farcela. Quest’organo non deve restare un reperto archeologico”.
Un organo da chiesa da restaurare
Spesa prevista? 65mila euro
di Irene Savasta
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