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Libero consorzio Ragusa, squilibrio finanziario

I conti non tornano

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/02-09-2016/libero-consorzio-ragusa-squilibrio-finanziario-420.jpg Libero consorzio


Ragusa - Il dirigente del Settore Finanziario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Lucia Locastro, ha comunicato al Commissario Straordinario dell’Ente, alla Sezione Regione di Controllo della Corte dei Conti nonché al ministero dell’Interno le condizioni di squilibrio finanziario per il corrente anno dell’Ente. La segnalazione è stata effettuata perché, nell’ambito dell’attività istruttoria relativa alla formazione dello schema di bilancio di previsione per l’esercizio 2016, in atto la riduzione delle risorse disponibili ha raggiunto livelli tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio 2016. Una situazione dettata soprattutto dal prelievo forzoso dello Stato che quest’anno ammonta a 12,5 milioni di euro con un incremento per il 2016 di 4.573.970,80. Pur in assenza di comunicazioni ufficiali da parte della Regione siciliana circa i trasferimenti regionali 2016 e tenendo conto che gli stessi siano della stessa entità dello scorso, ovvero di 2,7 milioni di euro, si rende necessario per ‘chiudere’ il bilancio 2016 un ulteriore trasferimento di € 3.490.432,83, pertanto, il trasferimento della Regione dovrebbe essere totalmente di 6.206.719,25.

Pertanto, nonostante il bilancio di previsione 2016, sia in avanzato stato di elaborazione non può essere sottoposto all’approvazione a causa del notevole sbilancio che finora si registra.

La criticità della situazione finanziaria dell’Ente è stata più volte relazionata alla presidenza della Regione Siciliana e agli Assessorati competenti nonché rappresentata nelle diverse riunioni indetto dal Governo regionale a Palermo.

Nella sua relazione il dirigente del settore finanziario scrive che “la situazione di squilibrio finanziario dell’Ente determinerà l’impossibilità di dare copertura ai servizi, determinando il blocco dell’attività istituzionale dell’Ente ed in particolare l’indisponibilità finanziaria per il pagamento degli emolumenti al personale dipendente, oltre l’impossibilità di assicurare i servizi in favore degli studenti disabili, le spese necessarie per il funzionamento degli istituti scolastici provinciali di II grado e gli interventi indispensabili di manutenzione delle strade provinciali. Pertanto qualora non dovessero pervenire auspicabili iniziative normative, si renderà inevitabile avviare le procedure previste dalle disposizioni vigenti per gli Enti Locali in squilibrio strutturale”.

“Va anche considerato – aggiunge il dirigente - che risulta impossibile ipotizzare un bilancio di previsione stabilmente riequilibrato come previsto dalla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art. 243 bis del D.Lgs. 267/2000, in quanto lo squilibrio non è determinato dalla sussistenza di debiti fuori bilancio e/o disavanzi di amministrazione ma da una crescente e sostanziale diminuzione delle risorse disponibili”.

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