Scicli - Sulla questione Acif i politici locali si dividono. Stamani, la senatrice Venerina Padua, ha dichiarato: “Dopo che il Tar ha dato ragione all’Acif per la sospensione della Via e della Vas in relazione al progetto di ampliamento della piattaforma rifiuti da 200 mila tonnellate in contrada Cuturi, è opportuno che l’Amministrazione comunale di Scicli si muova e si attivi nella maniera più rapida per fare in modo che la comunità locale possa rimanere tranquilla rispetto a una vicenda che ha suscitato grande preoccupazione nei mesi scorsi per le ricadute negative riguardanti l’ambiente oltre che per i potenziali rischi concernenti la salute. Una vicenda che, evidentemente, per quanto abbiamo avuto modo di apprendere, non è ancora conclusa”.
Poi, aggiunge: "Ma ora che Scicli può contare su un’Amministrazione comunale è bene che la stessa faccia capire come intenda agire, magari invitando il neopresidente del Consiglio comunale a convocare una seduta straordinaria del civico consesso per discutere della pressante problematica, allo scopo di assicurare le urgenti risposte a tutto il territorio così come è indispensabile che accada per un caso così delicato.
Sul fronte ambientale, ma non solo, perché parliamo di una realtà, Scicli, che ha deciso di puntare sulla valorizzazione dei beni ambientali e culturali oltre che sulla promozione turistica, la nostra città non può permettersi assolutamente passi indietro”.
La Regione e Legambiente sono state condannate a pagare 6 mila euro di spese legali. La sentenza qui.
Anche Orazio Ragusa interviene sulla questione e dichiara: “Ci sono due ordini di fattori che occorre considerare – sottolinea il deputato regionale – da un lato il fatto che Scicli ha ormai da qualche tempo indirizzato la propria crescita verso il turismo e la valorizzazione dei beni culturali. Quindi, l’insediamento di una piattaforma di rifiuti mal si configurerebbe con tutto quello che c’è attorno. Ma, a prescindere dalle decisioni del Tar e da qualsiasi altra motivazione, la città, nei mesi scorsi, si è espressa in maniera democratica, con migliaia di persone che, a gran voce, hanno opposto il proprio rifiuto a tale ipotesi. La collettività ha chiesto in maniera coesa e univoca che questa piattaforma non si realizzi. Di cos’altro c’è di bisogno?”.
Infine, arriva il commento anche dell'onorevole Nello Dipasquale: "Già da qualche giorno siamo a conoscenza della sentenza del TAR che annulla i decreti di revoca dell'autorizzazione emessi dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente alla Acif per l’ampliamento del sito di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non in contrada Cuturi, a Scicli.
Fermo restando il rispetto per l’operato della magistratura amministrativa, rimaniamo delle nostre convinzioni: questo percorso autorizzativo, che contiene tutta una serie di lacune, meritava la richiesta di revoca da me già avanzata da tempo e accolta dalla Regione Siciliana.
Appresa la notizia della decisione del TAR, ho già avuto la possibilità di confrontarmi sull’argomento con l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce. Lunedì scorso, intanto, in Assessorato, è stata avviata una verifica da parte dei responsabili dell’ufficio competente valutare le possibili azioni a disposizione della Regione.
Il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, al momento, sembra la strada immediatamente percorribile. Su questa materia, lo assicuro, l’attenzione è alta e non si lascerà nulla di intentato".