Modica - Nello stesso bacino della Sicilia orientale, passano da uno a due gli spoke della Provincia di Ragusa: all'ospedale “Civile” del capoluogo si aggiunge infatti l'ospedale riunito di Vittoria e Comiso. Inizialmente indicato come presidio di base. Quest'ultimo livello verrà invece ricoperto dall'ospedale di Modica che si unirà però con l'ospedale di Scicli, inizialmente dato come ospedale di Comunità.
A Siracusa, invece, all'Umberto I del capoluogo, unico “spoke” nella prima versione della rete, si unisce quello di Avola al quale però si fonde la struttura di Noto, che era stata indicata come semplice ospedale di comunità. Confermato Lentini come ospedale di base, mentre l'ospedale di Augusta diventa una struttura in “zona ad alto rischio ambientale”.
L'on. Nino Minardo: "E’ un’ipotesi folle e assurda quella scaturita dallo schema della nuova rete ospedaliera in Sicilia illustrata dall’Assessore regionale alla salute, Gucciardi. Lo schema prevede lo stop alle strutture di comunità, l’autonomia di alcuni ospedali in presidi riuniti. Secondo la “cervellotica” ipotesi l’ospedale di Modica diventerebbe ospedale di base, ovvero secondario ed automaticamente subirebbe il taglio di altri reparti visto che nello schema è previsto per Modica e Scicli il mantenimento del solo pronto soccorso, quindi solo l’area di emergenza. Il comprensorio di Modica e Scicli serve centinaia di migliaia di utenti e l’assessorato regionale alla salute con la complicità dell’asp 7 di Ragusa cosa fa? Continua a smembrare la nostra sanità senza criterio a scapito dei cittadini. Una follia allo stato puro!!! In giornata mi rivolgerò al Ministro della salute affinchè fermi questo scempio e spero vivamente che i siciliani possano presto liberarsi di questo governo regionale e i cittadini iblei di questa dirigenza Asp che è riuscita a fare solo danno al nostro territorio e ad una collettività che merita rispetto dandole la possibilità di usufruire di eccellenti servizi sanitari e non di sopravvivere a scelte sanitarie che mortificano e cancellano il sacrosanto diritto alla salute".
Parla il sindaco Giannone
“Abbiamo appreso nelle ultime ore che l’Assessore regionale alla Sanità On. Gucciardi avrebbe presentato la nuova rete ospedaliera siciliana.
A nostro avviso la rete, che suddivide gli ospedali gerarchicamente in “hub” (strutture di secondo livello altamente specializzate e integrate), “spoke” (grossi ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello con funzioni di rianimazione e degenza), presidi di base (sono quelli che mantengono almeno quattro unità operative come i pronto soccorso, la chirurgia generale, la medicina generale e l'ortopedia), penalizza fortemente il distretto della parte orientale della provincia di Ragusa”.?
Così il sindaco di Scicli, Enzo Giannone.
“Infatti, a fronte di strutture ospedaliere che altrove vengono salvate e mantenute, l'ospedale “Maggiore” di Modica e l’Ospedale “Busacca” di Scicli verrebbero ulteriormente ridimensionati, in un processo di unificazione che li porterebbe ad essere declassificati come presidio di base.?Se questa è la prospettiva, che penalizza fortemente i cittadini di metà della provincia di Ragusa e zone afferenti di quella di Siracusa, noi la rifiutiamo, difendiamo l’importanza degli ospedali di Scicli e Modica e ci appelliamo a tutte le rappresentanze parlamentari iblee, per avviare un’azione sinergica con i sindaci affinché questa prospettiva venga ripensata e corretta nella maniera più adeguata ai bisogni del territorio e tenendo conto del pari diritto di tutti i cittadini alla salute”.
L'on. Ragusa: Inaccettabile
“E’ inaccettabile una simile programmazione da parte di chi dimostra di non conoscere le peculiarità del nostro territorio. Da questo momento prenderà il via una mobilitazione del territorio, che mi intesterò personalmente, per fare in modo che possa modificarsi questo indirizzo assolutamente deprecabile”. E’ il senso della dura reprimenda che l’on. Orazio Ragusa ha deciso di portare avanti nei confronti dell’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, dopo che quest’ultimo ha presentato i contenuti della rete ospedaliera siciliana. La nuova rete segue il modello che suddivide gli ospedali gerarchicamente in “hub” (strutture di secondo livello altamente specializzate e integrate), “spoke” (grossi ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello con funzioni di rianimazione e degenza), presidi di base (sono quelli che mantengono almeno quattro unità operative come il pronto soccorso, la chirurgia generale, la medicina generale e l'ortopedia) e via dicendo. “Prima – sottolinea l’on. Ragusa – la nostra provincia poteva contare su uno spoke a Ragusa, l’ospedale Civile. Adesso si scopre che l’assessore Gucciardi, evidentemente mal consigliato da qualcuno, ha deciso di fare diventare spoke anche gli ospedali riuniti di Vittoria e Comiso, lasciando il presidio di base a Modica e completamente nel dimenticatoio il Busacca di Scicli. Una suddivisione che, naturalmente, non possiamo accettare e che, anzi, rischia di creare cittadini di Serie A e di Serie B sul piano dell’assistenza sanitaria. Chi ha congegnato questo progetto, infatti, ha forse dimenticato che gli ospedali di Modica e Scicli servono una fascia d’utenza di almeno 120mila persone, numeri che raddoppiano durante il periodo estivo. Non solo. Sono punti primario di riferimento, soprattutto il Maggiore, alla luce dei numerosi sbarchi che approdano al porto di Pozzallo. In più, l’intera città di Rosolini si appoggia su Modica. Per non parlare del fatto che stiamo facendo i conti con una politica miope che da un lato si inorgoglisce per i risultati raggiunti dal punto di vista delle presenze turistiche e dall’altro riduce, piuttosto che potenziarla, l’erogazione dei servizi sanitari. Per cui questa ipotesi prefigurata nella nuova rete ospedaliera non sta né in cielo né in terra. Se Modica diventasse presidio di base, e dunque dovesse mantenere soltanto quattro unità operative, che fine farebbero tutte le altre? Dove sarebbero trasferite? Quindi, la programmazione per la provincia di Ragusa è assolutamente da bocciare. Faccio appello all’on. Pippo Digiacomo, parlamentare eletto con i voti della provincia di Ragusa, presidente della sesta commissione Sanità all’Ars, in considerazione del fatto che il documento dovrà essere ancora esitato dall’organismo, di scongiurare questa ingiustizia discriminante nei confronti dei residenti dell’area iblea. Chiarisco sin da ora che, dopo avere completato la mia protesta a Palermo che intendo concretizzare in maniera forte a partire da oggi, chiamerò a raccolta, nei prossimi giorni, i sindaci del territorio interessato, quello della zona est della provincia, per mobilitarci tutti assieme e chiedere a Palermo e all’assessore Gucciardi di rivedere un aspetto della pianificazione assolutamente mortificante per il nostro territorio. Ci batteremo perché tutto ciò non passi. E’ un declassamento inaccettabile che i nostri ospedali, ma soprattutto i cittadini della nostra provincia che hanno bisogno di cure, non possono subire”.
Abbate: Aricò si faccia da parte
E’ arrivato il momento che il Direttore Generale dell’Asp 7 si faccia da parte. Chiedo le sue dimissioni per incapacità nel gestire la sanità iblea e finanche nel capire il territorio ibleo”. Con queste durissime parole il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, commenta gli ultimi scenari che si stanno profilando per il mondo sanitario del comprensorio. In particolare il ridimensionamento dell’emergenza/urgenza nel comprensorio modicano che comporterebbe un danno incalcolabile per l’offerta sanitaria di questo angolo della Sicilia e che renderebbe la sicurezza sanitaria sempre più carente:“Che l’Assessore Regionale abbia dimostrato in questi anni il totale disinteresse per la sanità iblea è palese e che questo viene avallato dai “nostri” deputati regionali è ancora più evidente. E’ impensabile che un Governo regionale agisca in questo modo sulla nostra provincia senza che i deputati muovano un dito ma che anzi si ostinino a sostenere lo stesso Governo. A questo punto la conclusione per loro è la stessa. Tolgano la fiducia al Governo o si dimettano da Deputati visto che sono stati eletti con i voti del territorio che non riescono a rappresentare. Oppure sono complici consenzienti di tale furto ai nostri danni. In un caso o nell’altro dovrebbero cambiare mestiere perché evidentemente questo non fa per loro. Questa mattina, sentitomi con l’Onorevole Minardo che tempestivamente ha interessato il Ministro Lorenzin (che già aveva dato in precedenza la sua disponibilità a sostenere l’offerta sanitaria in questo angolo di Sicilia) dandole appuntamento urgente già per domani. A questo punto ho sentito il dovere, condiviso con l’Onorevole Minardo, di interessare di questa battaglia anche i Sindaci di Pozzallo, Scicli, Ispica, Rosolini e Pachino visto che l’Ospedale Maggiore di Modica serve un bacino di utenza che arriva alla provincia di Siracusa coinvolgendo anche i territorio di questi comuni. Tutti hanno dato la propria disponibilità a sostenere la battaglia per il potenziamento del nostro Ospedale e domani saranno con noi ad incontrare il Ministro Lorenzin. Ormai è palese che gli unici difensori del territorio nei confronti della Regione restiamo solo noi Sindaci. Utilizzeremo tutte le forze a nostra disposizione per evitare questo ennesimo sopruso della Regione nei nostri confronti. L’unica cosa che chiediamo con forza è il rispetto del Patto dei Sindaci siglato lo scorso anno ed approvato nel giugno del 2016 anche dalla Regione, che ora invece rimette in discussione tutto.
Digiacomo: “Niente tagli negli ospedali riuniti di Modica e Scicli”
“A proposito delle notizie giornalistiche relative alla classificazione degli ospedali siciliani e, dunque, della provincia di Ragusa, mi preme precisare che nessun documento è tutt'oggi pervenuto in Commissione Sanità. Qui sarà infatti inoltrato il decreto della nuova rete ospedaliera nel dettaglio, reparto per reparto e servizio per servizio, affinché la stessa Commissione esprima il proprio parere, obbligatorio per legge. Solo allora- aggiunge- si potrà verificare se ci siano stati tagli o meno”. Così il presidente della VI Commissione all'Ars, Pippo Digiacomo, commenta le notizie di stampa relative al piano di riordino della sanità siciliana, illustrato ieri dall'assessore Gucciardi ai sindacati. Tuttavia, come precisato dallo stesso Digiacomo, il documento deve ancora passare dalla Commissione Sanità.
“Non mi risulta, ad oggi- dichiara ancora il presidente della VI Commissione- che siano stati previsti tagli di reparti presso gli ospedali riuniti Modica-Scicli. Fino a poco fa, tra l'altro, ho avuto ampia rassicurazione dall'Assessore e mi risulta che entrambi gli ospedali siano anzi oggetto d'investimenti poderosi, che interessano il Pronto Soccorso e l'Infettivologia, fino alla convenzione, di rilevanza nazionale, col Bonino Pulejo, e d'implementazione di nuovi servizi. In ogni caso- conclude- sorveglieremo la vicenda, nell'interesse della salute dei cittadini”.