Ragusa - A proposito di porti insabbiati (Donnalucata e Pozzallo porto piccolo) e draghe non utilizzate, ecco che nel gioco dello ‘scaricabarile’ finisce sotto accusa il Libero Consorzio Comunale di Ragusa che non ha alcuna competenza per la movimentazione dei fondali marini perché la proprietà è del Demanio Marittimo. “Fatta questa doverosa premessa – scrive l’ufficio stampa dell’ex Provincia - tocca al Demanio autorizzare movimentazione e pulizia dei fondali. Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha a disposizione una draga che ha acquistato nell’ambito di un progetto a valere sui fondi FEP 2007-2013 per la fruibiltà del porticciolo di Donnalucata. Per l’utilizzo dell'attrezzatura è necessaria l'autorizzazione del Demanio marittimo sulla scorta di una serie di pareri preventivi. Nel 2015 fu indetta una conferenza dei servizi per l'ottenimento dei pareri preventivi necessari ma erano assenti proprio il Demanio marittimo e il comune di Scicli, pertanto, non si ottenne alcun risultato. Dopo vari solleciti, in questi ultimi mesi, il Demanio marittimo ha delegato il Libero Consorzio Comunale di Ragusa a riconvocare la conferenza dei servizi per l'ottenimento dei pareri preventivi finalizzati al rilascio dell'autorizzazione da parte dello stesso Demanio marittimo (che paradosso!) alla movimentazione dei fondali del porticciolo di Donnalucata. La conferenza si è tenuta lo scorso 20 aprile e il dirigente del settore ‘Lavori Pubblici’, Carlo Sinatra, ha inviato tutto a Palermo per le ultime autorizzazioni”.
Diverso il discorso per quanto concerne il porto piccolo di Pozzallo. Nel 2015 è stato fatto un intervento con l'attrezzatura appena acquistata per il collaudo della stessa, in considerazione che a Donnalucata mancava l'autorizzazione per movimentare i fondali (e ancora oggi manca) mentre a Pozzallo urgeva intervento per l'insabbiamento del porto piccolo e si trovò la soluzione operando in sinergia per effettuare il collaudo dell'attrezzatura (erano previsti da contratto un monte ore di funzionamento a carico della ditta fornitrice con contestuale formazione del personale) e allo stesso tempo fu risolto anche se temporaneamente il problema dell'insabbiamento. Solo in quell’occasione è stata utilizzata la draga.
“Ora il problema dell’insabbiamento dei porti – aggiunge la nota dell’ufficio stampa del Libero Consorzio - non può essere addossato e ribaltato sull’ex Provincia perché non utilizza la draga di proprietà. Il problema è del Demanio marittimo che tutt’al più chiede al Libero Consorzio Comunale di utilizzare la draga ch’è stata messa nella totale disponibilità di qualsiasi Ente. Diversa la polemica strumentale di Legambiente sul progetto riguardante la realizzazione di 25 pennelli per l’erosione della costa da Punta Zafaglione e Marina di Acate. Il progetto per realizzare questi pennelli, così come richiesto dagli enti interessati, è stato ceduto ai comuni di Acate e Vittoria. Anche qui l’ex Provincia ha lavorato nell’ottica del Libero Consorzio Comunale: dove sta l’incoerenza? Semmai si vuole dire no a quel progetto perché lo si ritiene ‘inutile e dannoso’, ma questa è un’altra storia che non c’azzecca nulla con l’insabbiamento dei porti iblei e la draga…”