Comiso - Il castello aragonese di Comiso potrebbe diventare comunale. E così, i cittadini potranno di nuovo fruire del bellissimo castello dei conti Naselli, attualmente di proprietà dei privati. Ma per farlo, occorrono innanzitutto i fondi e sembra proprio che a questo stia lavorando l'amminsitrazione comunale. Filippo Spataro, non dispone di risorse economiche proprie per affrontare questa spesa.
L'unica soluzione, infatti, sarebbe quella di accedere a dei finanziamenti europei o regionali. Intanto, l'acquisto del castello è stato inserito nel Dup, cioè nel documento di programmazione e ciò vuol dire che la giunta intanto ha deliberato l'inserimento del castello nello strumento finanziario che sarà portato in consiglio comunale il 18 maggio.
Non è questa la prima iniziativa in favore dell'acquisto del castello che sarebbe certamente un monumento il cui interesse storico valorizzerebbe ulteriormente il patrimonio della città. Il maniero, infatti, è stato edificato sopra i resti di un battistero di epoca bizantina (all'interno, infatti, sono presenti alcuni affreschi risalenti all'anno Mille).
Nel Trecento divenne proprietà degli aragonesi ma del castello si parla in alcuni documenti del XIII secolo. Molto probabilmente, era utilizzato come fortificazione, viste anche le mura e il perimetro che lo cinge ancora oggi. Aveva, inoltre, delle torri e un fossato. Il palazzo divenne abitazione signorile ai tempi del vicerè Cristoforo Fernandez De Cordova.
Durante il regno borbonico, il castello rimase abbandonato, utilizzato principalmente come carcere mandamentale fino a quando, nel 1841, una parte venne trasformata in teatro. L'amministrazione, i cittadini e anche la stampa locale, si appellano al presidente della Regione Rosario Crocetta affinchè si trovino le risorse finanzierie per salvare questo splendido monumento, unico nel suo genere.