Scicli - Il fuoco ha bruciato tutto. Dire che è diventata una landa desolata forse è esagerato, ma Costa di Carro, oggi, non si riconosce. Il fuoco ha inghiottito almeno il 50% dell’area protetta, tra Cava d’Aliga e Sampieri. Molte palme nane sono state letteralmente distrutte.
La cosa preoccupante, è che secondo le testimonianze di alcune persone l'intervento dei soccorsi non è stato tempestivo. L'incendio, infatti, è scoppiato intorno alle 13.40 e solo dopo un notevole lasso di tempo sono intervenuti i Vigili del Fuoco.
Ci sono volute tre ore per spegnere l'incendio, complici anche le condizioni metereologiche. Le fiamme erano visibili anche dalle spiagge di Sampieri e Cava D’aliga, facendo pensare immediatamente ad un atto doloso. Diciamoci la verità: quali sono davvero gli incendi spontanei?
Un vero peccato, visto che l'area marina di Costa di Carro mantiene ancora al suo interno delle peculiarità naturalistiche e paesaggistiche che ormai si riscontrano in pochi altri territori. L'intero parco extraurbano ha un grande valore paesaggistico.