"C'è una ragione per cui tra i beni segnalati dall'Unesco Patrimoio dell'Umanità vi siano le città tardobarocche del val di Noto e non Lecce e il Salento?"
Vittorio Sgarbi lancia la provocazione sulla prima pagina su La Nazione. Il critico d'arte lamenta come l'Unesco abbia dimenticato il dolce vivere di alcune langhe italiane.
E chiosa: "Nessun dubbio che il prosciutto di Langhirano sia patrimonio dell'umanità".
Contento lui...