La nostra regione continua ad andare a rilento nell'applicazione dei piani per il risparmio energetico: una spinta importante può arrivare però dalle scelte delle singole persone, grazie alle nuove proposte del mercato che rendono la casa sempre più intelligente.
Il portale SiEnergia è fermo ai dati del 2013; nella white list delle imprese che stanno lavorando a progetti di efficientamento energetico in questo 2017 c'è solo una minima traccia di Sicilia, e anche sugli altri fronti le cose procedono a rilento: insomma, il quadro dell'energia nella nostra regione non è certo a livello ottimali.
Da dove (ri)partire. Eppure, qualche sprazzo di ottimismo c'è: partiamo proprio dal report di Avvenia sulla white economy, che pur mettendo le imprese siciliane lontane dalle posizioni di testa a livello nazionale, certifica comunque la presenza di una "tendenza" ai progetti orientati all'efficienza energetica sul nostro territorio. Secondo gli esperti della società, in Italia quest'anno si potrebbe raggiungere la soglia record di 3,8 Mtep (vale a dire, milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) risparmiate grazie appunto all'efficientamento di sistemi e processi energetici.
Il progetto Assoesco Sicilia. Proprio in questo ambito, nei mesi scorsi, ha debuttato il progetto Assoesco Sicilia, che ha riunito undici Energy Service Company della nostra isola che operano nel settore energetico a 360 gradi, compresa la generazione distribuita, l'efficienza energetica, il meccanismo FTT e i best service. Il messaggio chiave dell'iniziativa è "uniamo le energie, generiamo efficienza", mentre l'obiettivo dichiarato è di generare uno sviluppo economico futuro, basandosi sull'efficienza energetica e sulla riduzione dei consumi.
Il risparmio per la regione. Parlando con dati alla mano, i promotori del progetto stimano che con un investimento di valore assoluto di 13,7 milioni di euro totali imprese ed enti pubblici siciliani potrebbero ottenere risparmi per 6,3 milioni di euro all'anno, attraverso un impiego più razionale dell'energia o la capacità di usarne meno a parità di produzione finale.
Il ruolo dei cittadini. Ma non è soltanto "dall'alto" che possono arrivare le rivoluzioni dei consumi: gli esperti sottolineano in maniera sempre più insistente, infatti, l'importanza dei comportamenti quotidiani e "privati" dei cittadini, che possono iniziare ad attuare alcune strategie orientate al risparmio e all'efficienza del loro impiego di energia, anche e soprattutto in casa. Se la domotica ha ampliato le possibilità di ridurre gli sprechi, grazie ad esempio ai dispositivi automatici che spengono le luci in stanze non abitate o che orientano le tapparelle in base alla luce esterna, anche alcuni componenti come finestre e porte rivestono un ruolo importante, sia per il portafogli che per l'ambiente.
Più efficienza anche in casa. Lo rivela uno studio dell'Enea, che fissa intorno al 30 per cento la quota di consumi (elettrici ed energetici) che deriva dal sistema residenziale; nello stesso report dell'agenzia nazionale si sottolinea come l’anello debole nella catena del risparmio energetico sono proprio le porte e le finestre, soprattutto ad uso domestico. Il principale problema è rappresentato dall'isolamento termico della casa, non sempre ottimale, sul quale però è molto semplice intervenire.
Attenzione a porte e finestre. Il mercato odierno infatti propone numerose soluzioni che possono migliorare e ottimizzare questo aspetto, evitando le dispersioni di calore e lo spreco di energia. Ad esempio, nelle nostre località siciliane per ottenere un buon isolamento è sufficiente montare finestre con infisso in materiali termoisolanti, come quelli proposti dall'azienda oknoplast attraverso il suo sito, oppure optare per un portoncino di ingresso in PVC, che a fronte di un costo accessibile renderanno più "smart" la propria casa.