Cronaca Ragusa

Gli spacciatori richiedenti asilo, arrestato cittadino del Gambia

Genitori esasperati

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/27-09-2017/spacciatori-richiedenti-asilo-arrestato-cittadino-gambia-500.jpg Dibane Ebrima


Ragusa - E' stato arrestati dalle fiamme gialle di Ragusa un extracomunitario originario del Gambia, richiedente asilo politico, accusato del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Inotlre, sono stati segnalati altri due soggetti extracomunitari trovati in possesso di diverse dosi pronte per essere vendute.
Molti genitori esasperati hanno lamentato la diffusione del fenomeno nel quartiere compreso fra le vie Eugenio Criscione Lupis, via della Quercia e via Antonio Pacinotti, già dalla fine del mese di maggio scorso.

Si tratta dell’ennesima attività finalizzata a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche nei confronti dei minori, perpetrata nella zona dell’area urbana antistante il centro di prima accoglienza per migranti sito all’interno del comprensorio dell’Istituto “Opere Pie Riunite Eugenio Criscione Lupis” di Ragusa.
E' stato identifica Dibane Ebrima (alias Ibrahima), 21 anni, arrestato ed associato presso la Casa Circondariale di Ragusa, giunto in Italia nel 2014 attraverso uno sbarco presso il porto di Pozzallo ed alloggiato presso il citato centro di accoglienza, struttura dove sono ospitati ragazzi provenienti dai paesi africani.
Inoltre sono stati segnalati alla Procura della Repubblica altri 2 migranti, di 21 e 22 anni, trovati in possesso di diverse dosi di stupefacente, giunti in Italia nel 2014 con sbarchi avvenuti nei porti di Agrigento e di Pozzallo.

Il soggetto arrestato, opportunamente seguito e pedinato, dava appuntamento “ai clienti” (per la maggior parte di minore età) nelle diverse zone del centro città, anche attraverso vere e proprie consegne a domicilio per quantitativi al costo di 10-12 euro al grammo. L’appuntamento avveniva previo contatto telefonico di pochi istanti, durante il quale i consumatori chiedevano al pusher “di scendere”, messaggio in codice che individuava la volontà di voler acquistare la sostanza ed il luogo convenzionale dove incontrarsi. A quel punto la cessione avveniva con varie e fantasiose modalità che andavano dalla disinvolta consegna nella pubblica via, alla cessione più attenta, buttando a terra sia la sostanza che il denaro mentre le due parti, camminando, l’una verso l’altra, si incrociavano senza parlarsi, raccogliendo ciascuna quanto di interesse.

In alcune occasioni i clienti erano ragazze ed in un caso una giovane mamma accompagnata dal figlio di pochi anni. Lo spaccio avveniva in qualsiasi ora del giorno e delle notte.
Complessivamente, sono stati sequestrati durante il blitz 23 grammi di hashish e sono state accertate, nel periodo di soli due mesi di indagini, più di 180 cessioni eseguite dall’interessato nei confronti di giovani e giovanissimi ragazzi ragusani (pari ad una quantità non inferiore al ½ kg. di sostanze stupefacenti). 


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