Cronaca Modica

Uomo morto in strada, ma è un manichino

Indagini per farla pagare agli idioti

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Modica - Era l'1,57 del mattino di venerdì quando una telefonata anonima informava il 118 della presenza di un uomo privo di sensi in mezzo alla carreggiata di viale Manzoni, a Modica alta. I soccorritori sono letteralmente scattati per giungere sul luogo indicato in soli 3 minuti.
Alle 2 l'ambulanza medicalizzata "Cmr Modica 1" del 118 giungeva di gran lena in viale Manzoni, perché si sa, in queste situazioni anche pochi istanti possono fare la differenza per salvare una vita.
La corsa contro il tempo, quindi, degli operatori per scendere velocemente dal mezzo e prestare le prime cure a quell'uomo disteso sulla carreggiata che, guardandolo al buio e da lontano, non sembrava dar segni di vita.
A nulla però è valsa la prontezza del personale del 118, ma non perché l'uomo fosse già spirato o irrecuperabile, quanto perché si trattava di uno scherzo di pessimo gusto, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi soltanto se si fosse presentata una reale emergenza altrove, mentre i soccorritori erano impegnati a perder tempo per una burla deficiente.
Non potendo mai pensare ad uno scherzo del genere, l'infermiere in servizio al 118 ha per prima cosa preso la mano del fantoccio per tastargli il polso e quasi quasi ci restava lui secco. Il braccio del pupazzo si è staccato rimanendogli tra le mani.
Sconvolta anche una 25enne modicana che, passando per l'arteria, ha visto la sagoma distesa per terra ed ha, ovviamente, pensato ad una scena reale, per poi assistere all'intervento del 118 e scoppiare in un pianto liberatorio constatando che nessuno stava male. Il fantoccio era stato realizzato con molta cura. Imbottito di stracci sì da ricreare uno spessore, vestito con un piumino e pantaloni di colore verde, sotto vestiva una maglietta di colore scuro, mentre la testa era un pallone ricoperto di stoppa, per dare l'idea dei capelli, coperto poi da un cappellino.
Lo scherzo penoso, visto che, come detto, avrebbe potuto incidere sulla vita di qualcuno, potrebbe adesso avere delle conseguenze ‘serie' per chi lo ha ideato e messo in opera, laddove si riesca a rintracciarlo/li. Potrebbero configurarsi, infatti, le ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.
Sarebbe probabilmente stato utile agli inquirenti poter osservare il pupazzo, per individuare eventuali elementi che lo riconducessero all'autore dello "scherzo" macabro e non certo intelligente, ma, su disposizione della centrale operativa di Catania del 118, i soccorritori lo hanno rimosso dalla strada e gettato nel vicino cassonetto per i rifiuti solidi urbani. Potrebbe aiutare gli inquirenti verificare la chiamata al 118.


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