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Washington, 29 nov. Malgrado fosse stato proprio Barack Obama a intraprendere a fine 2014 lo storico percorso di riavvicinamento con Cuba, l'amministrazione Usa uscente non mandera' una delegazione ufficiale vera e propria ai solenni funerali di Fidel Castro, in programma domenica prossima a Santiago, la prima capitale cubana: lo ha annunciato Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, secondo cui Obama 'ha deciso di non inviare una delegazione presidenziale'. Saranno tuttavia presenti alla cerimonia funebre sia Ben Rhodes, il consigliere presidenziale che partecipo' attivamente alle trattative segrete con il regime castrista, sia Jeffrey De Laurentis, l'incaricato d'affari che dalla fine di settembre guida ad interim l'ambasciata statunitense sull'isola. Una soluzione ai limiti del bizantinismo, considerato che i due alti funzionari non si limiteranno a partecipare a titolo personale ma rappresenteranno Washington, sebbene senza costituire appunto una delegazione in senso stretto. Al riguardo il portavoce della Casa Bianca non e' andato oltre il rammentare le 'complicate' relazioni bilaterali, specie per quanto riguarda le preoccupazioni americane a proposito del rispetto dei diritti umani da parte di Cuba. 'Noi', ha spiegato, 'pensiamo che per gli Stati Uniti questa sia la maniera piu' corretta di dimostrare l'impegno nei confronti di una relazione con il popolo cubano rivolta all'avvenire, riconoscendo al tempo stesso le persistenti divergenze tra i nostri due Paesi'. Da parte del neopresidente eletto, Donald Trump, e del suo staff per la transizione erano venute pressioni affinche' ne' Obama ne' il suo voce Joe Biden si recassero all'Avana per le esequie. .
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