di Redazione
Un altro incendio ai danni di un’auto, stavolta alle nove di sera, sempre nello stesso quartiere, a cinquanta metri di distanza dalle ultime due auto incendiate ventuno ore prima.
La piaga degli incendi dolosi alle automobili a Scicli non conosce sosta. Venerdì sera alle 21, è stata data alle fiamme
I numeri degli incendi dolosi a Scicli hanno raggiunto proporzioni folli: dieci gli automezzi oggetto di attentati incendiari dal primo gennaio; quindici gli attentati nel complesso, mettendo dentro gli incendi ai cassonetti, ai capannoni agricoli, agli alberi di noce in contrada Lodderi.
Venerdì sera, alla stazione dei carabinieri di Scicli era in servizio solo il piantone. Troppo poco per una città di ventiseimila anime che tutte le notti devono fare i conti con gli incendi alle auto. Ora a partire dalle nove di sera.
Occorre potenziare i servizi di perlustrazione, di intelligence e di presidio del territorio, non bisognerà certo aspettare la tragedia perché l’organico delle forze dell’ordine destinato a Scicli venga potenziato.
Un assordante silenzio si registra da parte di tutte le istituzioni, rotto dall’on. Orazio Ragusa: “La situazione è ormai insostenibile.
In città è ormai emergenza sicurezza, il moltiplicarsi incontrollato degli episodi incendiari sta provocando un forte sentimento di disagio tra i cittadini che turba non poco la normale convivenza sociale. Già nei giorni scorsi, in un precedente comunicato stampa, l’on. Ragusa aveva sollecitato la costituzione di un tavolo provinciale che si occupasse dell’intercettazione dei fondi previsti dall’obiettivo Convergenza 2007-2013, utilizzabili per installare un sistema di videosorveglianza in grado di garantire maggior sicurezza per tutti i maggiori Comuni della provincia di Ragusa. Gli ultimi episodi – secondo l’on. Ragusa – consigliano, almeno per la città di Scicli, un incremento dell’azione di prevenzione e controllo da parte delle forze dell’ordine ed un maggiore attenzione sull’intero territorio comunale da parte di tutte le Istituzioni preposte alla tutela dell’ordine pubblico sia a livello cittadino che provinciale; ciò al fine di restituire ai cittadini quella serenità necessaria per permettere quello sviluppo socio-economico di cui Scicli ha tanto bisogno”.
Nella foto, la seconda Renault Clio in fiamme nel giro di 21 ore
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