di Redazione
La storia si ripete. Giorno di festa, giorno di grande afflusso turistico a Scicli, ma la città è praticamente chiusa.
Un autobus proveniente da Catania, carico di turisti, ha trovato stamattina, 2 giugno, una città fantasma ad accogliere i visitatori. “Non è possibile che nessuno preveda l’arrivo dei turisti –si sfoga una donna catanese in cerca dei luoghi di Montalbano-. E’ evidente che il turismo isolano si muove proprio in occasione dei ponti festivi. Siamo andati al Castello di Donnafugata, e abbiamo trovato chiuso. Ci hanno spiegato che il lunedì è sempre chiuso per la verità. Arriviamo a Scicli e troviamo le chiese chiuse, la stanza di Montalbano inaccessibile perché il Comune è chiuso. Se volete fare turismo non potete andare in ferie proprio in occasione delle vacanze”.
Tra i fatti curiosi, il sold out, il tutto esaurito delle cartoline che raffigurano la Madonna delle Milizie. “Sappiamo che c’è stata una festa importante sabato. Purtroppo non abbiamo potuto assistere alla sacra rappresentazione. Ci accontenteremmo delle cartoline, se se ne trovassero”, chiosa la turista.
Torna d’attualità il tema dell’impreparazione della città ad accogliere i turisti nei momenti clou. Domenica sera diversi bar non hanno saputo assicurare un servizio celere ed efficiente per gli avventori che si sedevano ai tavoli. Attese lunghe anche solo pere una granita. E le cartoline della Madonna che si sono finite.
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