di Redazione


Prima del concerto al teatro Duemila ha preferito fare una passeggiata tra il barocco di Ragusa Ibla. Lucio Dalla ama
E’ stato un grandissimo successo lo spettacolo di ieri sera con un tutto esaurito.
L’attesa per il concerto di Dalla era enorme anche per l’amore che l’artista ha sempre detto di avere per
Il suo “rapporto” con le creature celesti non è un mistero. Più volte ricorrono nelle sue canzoni, e non a caso uno dei suoi brani più famosi si intitola “Se io fossi un angelo”.
L’ha cantata, con l’emozione da parte del pubblico, nel secondo tempo di un concerto che ha visto, mescolati, i brani più famosi con quelli dell’ultimo disco “Il contrario di me” da cui prende il nome anche il tour.
Nella scenografia, che prevede in alto alcuni schermi giganti, passano immagini di tutti i tipi ma sono sempre ricorrenti cuori e armi.
Il riferimento è alle tante guerre che ancora oggi si combattono. Dalla è rimasto impressionato, come ha raccontato, dalla guerra nella ex Jugoslavia. La racconta in musica, contestando la sete di distruzione dell’uomo del Terzo Millennio che continua a colpire, come si vede nelle immagini che passano sugli schermi, il cuore, il cuore della vita, con dei coltelli.
Prima di passare ai suoi cavalli di battaglia, da “Caruso”, a “A modo mio” per concludere il concerto con “Attenti al lupo” mentre il pubblico ha canticchiato dietro, Dalla ha proposto altri brani dell’ultimo lavoro discografico, molto intimista e spirituale con brani come “Inri”, che con un pizzico di soddisfazione ricorda di aver cantato lo scorso settembre davanti al Papa, e poi uno spiritual dedicato ad un ragazzo che si chiama “Liam”, che non sa discernere tra il bene e il male, fino all’omaggio al campione Valentino Rossi dal titolo “Due dita sotto il cielo”. Sul palco, assieme ai suoi musicisti, alcuni dei quali di origini siciliane, c’è anche il giovane attore Marco Alemanno che recita alcune poesie scritte assieme allo stesso Dalla.
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