di Redazione


Un soggiorno per artisti, un albergo diffuso al quartiere San Bartolomeo in cui pittori, scultori, musicisti soggiornano e lasciano traccia del loro soggiorno donando un’opera, lasciando un segno.
Casa di Mattia e poi casa di Ilde, e tanti nomi ancora, un’esperienza esogena di permanenza dentro “stanze di vita quotidiana”, per citare Francesco Guccini.
“In un attimo di pausa di riposo, arrampicandosi per le viuzze verso le cave dietro la chiesa di san Bartolomeo, si potrebbe sentire il vento immancabile mormorare che forse in questa stanza, aveva soggiornato Mattia Preti prima della sua partenza per Malta, mentre dipingeva la pala d’altare per la ricca chiesa barocca allora in costruzione”, scrive dopo una permanenza a casa di Mattia, Alberta De Grenet, architetto e grafico di origini romane che vive e lavora a Venezia-. O forse c’erano entrati Elio Vittorini e Pierpaolo Pasolini per bere il bicchier d’acqua gentilmente offerto dagli abitanti, prima della salita alle cave sotto la luce abbagliante.
Ed è facile credere che a sentire mormorare il vento nessuno si meraviglierebbe. Perché a Scicli tutto e il contrario di tutto può essere vero, e anche fosse una favola non importa, perché in questa luce passato e presente, fantasia e realtà, nord e sud, est e ovest si confondono e il viaggiatore può solo vivere il presente cercando di assorbire il più possibile di quella sensazione confusa e incredibilmente forte che ti circonda e da cui attingi energia.
Anche magari solo per riposarti serenamente all’ombra di quelle
mura che si confondono con le grotte, perché ne sono un’estensione e che ti circondano in un abbraccio indimenticabile di cui tu sai già non potrai più fare a meno…”
Nei giorni scorsi a casa di Mattia ha soggiornato Guido Borghi, pittore, musicista, scultore, che ha recuperato un metodo di cottura della creta proprio della tradizione etrusca: le foglie vengono introdotte nel forno di pietra in cottura insieme alla legna, conferendo all’argilla un colore scuro molto singolare.
Borghi ha regalato una propria opera in segno di riconoscenza per l’ospitalità ricevuta a Scicli.
E per Sciclinews ha cantato una canzone di propria composizione e una cover di Alfio Antico.
Ecco la seconda canzone:
Guido Borghi nasce a Roma nel 1950. Ha iniziato il suo percorso artistico giovanissimo dedicandosi alla ricerca pittorica con vera e autentica passione. Numerose le sue opere esposte in collezioni private e pubbliche. Dal 1993 vive e lavora a Tuscania, in provincia di Viterbo. Continua il suo percorso artistico in Italia e all’estero con mostre personali e collettive. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Achille Serrao, G.Vigorelli, Raffaele De Grada, Duccio Trombadori, Dario Di Turzi, Dario Bellezza, Riccardo Mancini, Rossella Rivano, Italo Evangelisti, Sarina Aletta, Aldo Berti, Lidia Reghini Di Pontremoli, Marco Fioramanti.
© Riproduzione riservata