Dopo i tiri alla fune determinati dalla prima versione degli ospedali capofila, adesso ha preso corpo un emendamento presentato da alcuni deputati della nostra provincia con cui si rimescola la composizione della seconda versione della riforma, quella dei 2 distretti ospedalieri Ragusa-Comiso-Vittoria e Modica-Scicli che erano previsti nell’ambito della costituenda Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa.
La terza versione dovrebbe prevedere un distretto formato dal M.P. Arezzo di Ragusa, dal Maggiore di Modica e dal Busacca di Scicli ed un secondo distretto che comprenderebbe invece l’Ospedale Civile di Ragusa, il Regina Margherita di Comiso ed il Guzzardi di Vittoria, operando di fatto uno smembramento in due tronconi dell’Azienda Ospedaliera di Ragusa, che pure negli anni aveva attuato un faticoso ed apprezzabile processo di integrazione.
Tale ipotesi, a nostro parere, come quelle che l’hanno preceduta, non và nella direzione di migliorare l’assistenza sanitaria nella provincia di Ragusa, ma risponde a logiche di garanzia di equilibri politici e di potere.
Sembra quasi di assistere, nostro malgrado, ad una battaglia che sta mettendo in scena la Politica più per garantirsi posti di potere che per assicurare posti letto e salute al territorio ragusano.
Noi riteniamo che le scelte di questa natura non debbano nascere a colpi di emendamenti, che paiono sempre più slegati dalla effettiva richiesta di salute del territorio e dalla vera volontà dei cittadini, dei sindaci e delle forze sociali, ma vadano fatte coinvolgendo tutti i soggetti.
In questo senso lanciamo un invito a tutte le forze politiche e sociali affinché maggior equilibrio e senso di responsabilità prevalgano e si vada invece tutti insieme alla ricerca di una soluzione che metta veramente al centro, una volta per tutte, gli interessi del cittadino ed il suo bisogno di salute e di benessere.
Ragusa, lì 21 marzo 2009
LA SEGRETERIA PROVINCIALE
G. Campo segr. provinciale cisl-fp ragusa