Cultura
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03/01/2010 23:48

Carmen Consoli: Mio zio. Col rossetto rosso al suo funerale

di Redazione

Una canzone di Carmen Consoli sul tema della violenza in famiglia.

“Mio Zio”, storia di violenze domestiche, incesto, di vergogna ed omertà.

Un tabù infranto con parole ora ironiche e allusive, ora dirette e violente.

Un pugno nello stomaco, impossibile non esserne colpiti.

Una denuncia nei confronti della borghesia, delll’ipocrisia che ha caratterizzato il secolo scorso.

“Mio zio” ha un piglio decisamente rock, anche se sono il basso e gli archi a guidare le danze.

I bei fraseggi musicali iniziali preparano a una caduta nell’abisso con la voce di Carmen che stride e diventa quasi zingaresca, ‘Brava bambina fai la conta / Più punti a chi non si vergogna’.

 


Mio Zio

Ho messo il rossetto rosso in segno di lutto
E un soprabito nero
Era un uomo distinto mio zio.
Madre non piangere, ingoia e dimentica
Le sue mani ingorde tra le mie gambe
Adesso sta in grazia di Dio.

Brava bambina fai la conta
Più punti a chi non si vergogna
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in montagna.

Porgiamo l’estremo saluto ad un animo puro,
Un nobile esempio di padre, di amico e fratello
E sento il disprezzo profondo, i loro occhi addosso
Ho svelato l’ignobile incesto e non mi hanno creduto.

Brava bambina un po’ alla volta
Tranquilla, non morde e non scappa
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in vacanza.

Brava bambina fai la conta
Chi cerca prima o poi trova
Gioiuzza fallo ancora
Che zio ti porta alla giostra
Che zio ti porta alla giostra.

Ho messo un rossetto rosso carminio
E sotto il soprabito niente
In onore del mio aguzzino.