Lettere in redazione Modica

Il treno ci ha lasciati a piedi perchè senza gasolio

Ci scrive Vincenzo Puglisi



Modica - Giorno 19 marzo 2010, alla stazione Ferroviaria di Siracusa è successo qualcosa  di incredibile. Alle ore 17,45 sul binario 2 era in partenza il treno diretto a  Modica. Ma il Capo treno invece di ordinare la partenza chiede a tutti i  passeggeri di scendere in quanto il treno ha problemi tecnici, e quindi non può  partire. Dopo molte richieste di chiarimenti ci viene spiegato che il treno è  senza gasolio.

Dato che l'80% della rete ferroviaria siciliana non è  elettrificata molte tratte sono coperti dai vecchi treni a gasolio (littorine).
Viene chiesto ai passeggeri di salire su un altro treno fermo su un binario  vicino. Il tutto avviene in pochi minuti. Ma accade l'incredibile il Capo  treno, costernato, richiede ai passeggeri di scendere anche da questo treno!!!
Motivo ?? Mancanza di gasolio!!! E nonostante che questo treno fosse fermo da  alcune ore in Stazione (come si è venuto a sapere dopo). Viene chiesto di  aspettare il primo treno (dal quale eravamo scesi) che nel frattempo stava  facendo rifornimento. Il tutto tra le proteste di decine di viaggiatori, tra  cui operai delle raffinerie della zona che si alzano alle quattro ogni mattina  e famiglie con bambini piccoli. Solo alle 18,45 il treno è partito, con un'ora  di ritardo.
In attesa che come promesso, da autorevoli esponenti politici nazionali e  regionali, venga costruito il Ponte di Messina, realizzata l'alta velocità  anche in Sicilia e aperto l'aeroporto di Comiso, chiedo ai vertici nazionali,
regionali e provinciali delle Ferrovie, se non sarebbe il caso di mantenere  l'efficienza dei pochi servizi di trasporto ferroviario che ancora in Sicilia  non sono stati soppressi facendo semplicemente il pieno di carburante ai treni  in modo che questi possano partire puntuali.
O forse questo non è altro che una strategia, adottata dai vertici delle  Ferrovie, per spingere i viaggiatori ad abbandonare questa forma di trasporto,  in modo da essere giustificati, come già è avvenuto per alcune tratte, a  sopprimere definitivamente i treni.

Vincenzo Puglisi


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