Sono passati vent'anni esatti da quando cantava 'Balliamo sul mondo' nelle feste dell'Unità di provincia. Oggi il nuovo album, in uscita l'11 maggio, è già disco multiplatino per le prenotazioni. Luciano Ligabue compie 50 anni e presenta 'Arrivederci mostro', l'ultima raccolta di canzoni inedite. Il singolo che lo ha anticipato, 'Un colpo all'anima', è già un tormentone.
Tra le righe dei testi di 'Arrivederci mostro', il rocker di Correggio si mette a nudo come mai prima d'ora e libera le sue paure e i suoi fantasmi. Dodici pezzi in cui il Liga per la prima volta non appare come produttore o coproduttore. Si rivolge all'amico Francesco Guccini in 'Caro il mio Francesco', una sorta di lettera, scritta in una notte insonne, che raccoglie lo sfogo per l'ipocrisia che circola nel mondo della musica. Parole di rabbia, causata anche dal dolore della perdita di un figlio al sesto mese di gravidanza della compagna.
'Quando mi vieni a prendere' è il brano più lungo mai scritto, 7 minuti. Un testo drammatico dedicato alla tragedia avvenuta in Belgio un anno fa, quando un ragazzo entrò in un asilo uccidendo una donna e due bambini. L'amore diventa ossessione in 'Ci sei sempre stata'. In 'Taca banda', il Liga si fa accompagnare alla batteria dal figlio undicenne Lenny. E poi spazio ai ricordi dei suoi primi 20 anni con 'Nel tempo': l'Italia di Moro, di Berlinguer, di Zorro e Carosello.
Il popolo del Liga è già in fermento. Il tour partirà il 9 luglio a Roma, data che è stata raddoppiata come quella di San Siro del 16, visto che tutto i biglietti sono andati esauriti. La musica del rocker toccherà poi altre città italiane.