Ragusa - Durante questa settimana, il provveditorato ha completato le nomine, procedendo all'affidamento degli incarichi annuali nelle scuole superiori.
Lo tsunami che era stato preannunciato in piena estate ha trovato conferma. «Solo per quanto riguarda l'insegnamento delle lettere – ha confermato il segretario della Flc Cgil Salvatore Brullo – i tagli sono stati meno pesanti rispetto a quanto avevamo tenuto. Resta, però, confermato il taglio di 96 cattedre nell'organico di diritto, cui vanno aggiunti i posti di lavoro persi dal personale Ata. Nel complesso, le previsioni di un ridimensionamento di circa 200 cattedre e di 120 posti di personale Ata sono state purtroppo confermate. In un solo anno, sono stati bruciati non meno di 320 posti di lavoro». In questo clima di preoccupazione per il futuro lavorativo di tanti professionisti (che in una realtà come quella della provincia di Ragusa non sarà semplice ricollocare), giovedì inizia il nuovo anno scolastico. Per gli insegnanti di ruolo e per quanti sono riusciti a strappare una nomina anche quest'anno, sarà sempre più difficile riuscire ad appassionare i ragazzi allo studio. Dovranno, infatti, confrontarsi con classi più numerose nelle quali inserire anche gli alunni diversamente abili, visto che, anche per quanto riguarda il sostegno, i tagli alle ore sono stati significativi.
«La situazione prospettata – ha ammesso il consigliere comunale Filippo Angelica (Udc) – è effettivamente drammatica e, da quanto esposto, si evince chiaramente che la Sicilia, come al solito, soffrirà più di ogni altra regione d'Italia questa politica di tagli indiscriminati che servono solo a fare cassa mettendo a rischio lo svolgimento dell'anno scolastico. È dunque auspicabile – sempre secondo Angelica – che la classe politica, ad ogni livello, sia esso locale e regionale, faccia il possibile per affrontare e risolvere il problema avviando un'interlocuzione con il governo nazionale».