Cultura
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08/12/2010 23:09

Capossela scrive un film: La faccia della terra

Girato con tecnica mista da Gianfranco Firriolo

di Redazione

Vinicio Capossela
Vinicio Capossela

Milano – Capossela on the road, dall’inverno milanese al deserto americano: un viaggio musicale, in cui si incontrano musicisti, strumenti e canzoni ma soprattutto si incontrano per brevi sguardi, come dal finestrino di un’auto, persone, volti, intere vite raccontate passando….

Un viaggio fisico e interiore lungo le storie che fanno da contraltare alla scrittura e alla lavorazione del più recente album di studio di Vinicio Capossela“Da solo”.

Un film racconto “on the road” alla scoperta di stagioni scomparse, strumenti inconsistenti, personaggi fantastici e quotidiani, storie di vita che evocano suggestioni e pagine che diventano canzoni in carne e ossa, incontri fortuiti e fatali, solitudini specchiate, Side Shows da rodeo americano.

Un brulicare di storie e di vita che affiorano sulla faccia della terra come su quella dell’io narrante, deturpandone i lineamenti e intrecciandoli per sempre a quelli dei suoi personaggi.

Girato con tecnica mista da Gianfranco Firriolo, La faccia della terra offre uno spaccato inedito sull’universo artistico di Vinicio Capossela, finendo per essere, oltre che narrazione cinematografica, un occhio indiscreto che immortala, quasi in prima persona, il processo creativo che si nasconde dietro ogni storia, dentro ogni canzone.

Trasformando quello che inizialmente doveva essere un semplice backstage girato da un amico, il regista amalgama il materiale grezzo alla fonte del disco servendosi di diversi linguaggi tra cui quello del reading, della video poesia e del clip musicale.

Il libro La faccia della terra. È una espressione che si ritrova a volte nella Bibbia, ed è vicina anche alla feccia della terra. Qualcosa che sta sul bordo e può essere schiacciato o spazzato via. L’umanità tutta, che vive così sul bordo sulla faccia della terra, tanto più grande e durevole. Si riferisce proprio alla superficie inerme, su cui le nostre vite si intrecciano, nascono e muoiono, la superficie su cui si consumano le passioni. Superficie immobile, immota, senz’ombra.