Cibo e seduzione: una relazione ben consolidata, basti pensare agli innumerevoli libri, film e poesie dedicati a questo legame indissolubile. Per sedurre a tavola non è necessario, però, arrivare al dolce: anzi, i cibi “dell’amore” possono essere serviti fin dall’antipasto. A confermarlo sono i dati emersi da ricerche scientifiche sulle proprietà di alcuni cibi, anche insospettabili, come lo stoccafisso e il melograno.
Ecco nel dettaglio, alcune proprietà che svelano il potere afrodisiaco o il potenziale chimico di alcuni alimenti, raccontate da Andrea Poli, della Nutrition Foundation Italy.
Anzitutto, i classici: il cioccolato (specie il fondente con un’alta percentuale di cacao) è afrodisiaco e ad alto “potenziale chimico”, perché è ricco di feniletilamina, un blando eccitante in grado di stimolare alcune catene nervose del nostro cervello, e di polifenoli antiossidanti che «prolungano l’attività» del nitrossido, una sostanza gassosa, vera responsabile della… gagliardìa maschile; il peperoncino, poi, come tutti sappiamo contiene composti in grado di contribuire egregiamente alla stessa “funzione”.
L’efficacia di queste sostanze dipenderebbe dalla loro capacità di stimolare la produzione, da parte dell’organismo, di una piccola proteina, denominata VIP, che facilita la dilatazione dei vasi sanguigni, e, quindi il riempimento dei corpi cavernosi. In elenco ci sono anche caffè e guaranà, afrodisiaci per il loro contenuto di caffeina, forse il più noto tra gli stimolanti cerebrali naturali. Ma anche cibi insospettabili, a partire dallo stoccafisso: alcuni studi recenti proverebbero che il merluzzo, da cui deriva lo stoccafisso, è ricchissimo di arginina, una sostanza naturale che migliora le “capacità” del maschio.
Finocchio e anice sarebbero invece afrodisiaci «per lei» perché contengono anetolo, una sostanza ad azione simile (sebbene in modo molto blando) a quella degli ormoni sessuali femminili, che controllano l’eccitazione ed il piacere della donna. E che dire del sedano? Nell’antichità si riteneva che fosse afrodisiaco, proprietà che anche la scienza moderna ha in un certo modo confermato, grazie alla presenza della vitamina E e della sua azione “rivitalizzante”.
Il tartufo contiene sostanze complesse, simili per struttura chimica agli ormoni sessuali, caratterizzate da un odore molto «incisivo». Spesso sottovalutiamo l’importanza degli odori nell’accendere la scintilla del piacere mentre sono invece sono in parte responsabili dell’attrazione “a pelle” che scatta tra le persone.
Infine, il melograno: il succo dei suoi semi, soprattutto appena schiacciato, ha un altissimo contenuto in antiossidanti, che pure «prolungano l’attività» del nitrossido, amplificandone gli effetti sulle dotazioni maschili. Altro che “pillole blu”!
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