Attualità Ragusa

La messianica apparizione di Nello Dipasquale

L'avvocato Guastella? Un ottimo candidato

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La folla è quelle delle grandi occasioni, il festeggiato è uno solo, per il responso non si dovrà aspettare l’urna raccogli schede: se tanto (tripudio) darà tanto, Nello Dipasquale sarà rieletto sindaco a furor di popolo: pluri-voluto, pluri-acclamato, pluri-lodato da tutta Ragusa.

E se l’entusiasmo degli amministrati del capoluogo, per la riconferma del sindaco uscente, vi sembra pluri-esagerato, bastava svegliarsi di buon mattino e recarsi alla presentazione dei 9 partiti che in lista sosterranno “Nello una rotonda e via! Dipasquale” nel suo ennesimo trionfo elettorale: manco Claudio Baglioni, in concerto qualche estate fa in quel di Ragusa, ha così sbigliettato per cotanto pubblico.

Passerella ideale per gli onorevoli ospiti di Villa Di Pasquale, che hanno approfittato della convention di Nello, diciamocela tutta, per una foto in cravatta e doppiopetto su sfondo stracolmo di gente e nulla più.

Ma occupiamoci dell’opposizione, di quel centrosinistra ragusano che a valle delle primarie democratiche deve ancora organizzare la campagna elettorale, mentre a monte Dipasquale celebra già la sua apoteosi.

Sarebbe dunque Guastella, l’avvocato Guastella, Sergio Guastella il «macaco senza storia» a salire sul ring contro Nello spaccatutto. Dunque, un candidato unico per tutto il centrosinistra, espressione del PD (assieme all’IDV) e della società civile. “Di quella parte sana della città”, così dice il comitato democratico, “che non si riconosce nei valori di quel centrodestra rappresentato da Dipasquale”. Come se i ragusani che stanno dall’altra parte, quelli che voteranno per “Nello dìn dòn dàn”, rappresentassero peste, corna e cafonaggine di un elettorato attivo che conta l’80% degli aventi diritto, distretto di Ibla e parcheggi sotterranei non inclusi!

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La comunicazione in politica è pianta troppo spinosa per essere lavorata a mani nude dai dirigenti del PD ragusano, senza correre il rischio di pungersi e farsi male. Qualcuno glielo dirà, prima o poi, ai galletti democratici in salsa glamour che «comunicare» e «parlare» hanno solo in comune la desinenza “are”.

L’avvocato Guastella non è uno sparring partner e basta, per cui gli applausi «son dovuti solo per amore», è una proposta seria e spendibile al mercato elettorale. Insomma, un ottimo candidato. Sergio Guastella rappresenta il futuro per l’elettorato moderato del capoluogo. Ma deve liberarsi dai lacchè del partito democratico, deve andare da solo, deve stringere in mano le redini dell’opposizione e costruire giorno dopo giorno il suo consenso, che non tarderà ad arrivare. Oggi la sua candidatura è sprecata. È bruciata. Perché contro “questo sindaco uscente”, vincerebbe la competizione elettorale solo “questo sindaco uscente”! Ma dopo Nello Di Pasquale nel centrodestra ragusano ci sarà solo il diluvio. E allora sì che sarebbe l’ora di Guastella.

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In effetti Calabrese Pippo Peppe si è guardato bene dallo scendere oggi in campo e affrontare la coorte del Leonida degli Iblei a viso aperto. In battaglia (anche se questa è già perduta a tavolino, prima ancora di passare alle armi) si sa, c’è da sporcarsi le mani, le Hogan e la sciarpa di cachemire! E questo non sta scritto in nessun manuale di sciccheria, l’unica sana lettura che il segretario cittadino del PD consuma tra un break al “mi piace” su facebook, e un comunicato stampa su carta popolare. Correre il rischio di prendersi una polmonite, montando ignudi sul carro della gogna, quello riservato ai vinti, e girare per le vie della città in berlina a raccattar dissensi, non fa per lui. Quindi, via alla candidatura di Guastella «stesa sopra al macadàm».

Lo stimatissimo avvocato ragusano, stretto nella morsa del PD di Ragusa, gestito dal polemarco in SUV, è come un gioiellino Swarovski nelle mani di un bambino che non vede l’ora di fracassare a terra il cristallo.. per vedere di nascosto l’effetto che fa.

Acqua!

 

 

 


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