Ma il sindaco di Porto Empedocle smentisce
di Il Duca di Monterosso

E così dopo aver assistito in provincia di Ragusa alla nomina in quota PDL del prof. Uccio Barone, punta di diamante degli (ex) Democratici di Sinistra, nel consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario Ibleo, oggi arriva la notizia che anche Andrea Camilleri, roccaforte della sinistra italiana che pensa, che scrive e che fa opinione, lascia i compagni con l’amaro in bocca e dà il proprio sostegno al candidato sindaco di Porto Empedocle, espressione del nemico storico di tutti i comunisti di questo mondo ma anche dell’altro, espressione, dicevo, dell’UDC*. Lo scrittore più prolifico della storia della letteratura italiana è stato indicato come assessore alla Cultura del Comune di Porto Empedocle dal sindaco udiccino, Calogero Firetto che si è ricandidato alla guida della città. Il fascino del potere non risparmia proprio nessuno. È il caso di dirlo. A Ragusa il professore Barone, compagno d’antàn, candidato alla presidenza della provincia di Ragusa nel 2007 in quota DS, già consigliere comunale e capogruppo dei Ds a Modica, «voce, testa e storia» della sinistra degli Iblei, dà il benservito al PD e tende la mano, e non solo quella, al Popolo delle Libertà. A Porto Empedocle, Andrea Camilleri, in sostanza, fa lo stesso. Gli intellettuali siciliani abbandonano la nave della sinistra che inesorabilmente affonda, sotto i colpi del Governatore amico…
Ma guai a farne parola con qualcuno! Nei salotti culturali che contano, infatti, non si parla più di niente, e soprattutto non si parla più centrosinistra. Non c’è una protesta per la nomina del professore Barone in quota PDL, non ci saranno lisciabussi per la “calata” in politica di Camilleri al fianco di un figlio della balena bianca, democratica, cristiana, tanto odiata, coglionata e vitiuperata nei suoi romanzi. E non solo. Non se ne parla, è vero, ma c’è un programma (elettorale) non scritto per una Sicilia Diversa. A turno, Barone ieri, Camilleri oggi ne stanno disegnando un pezzetto. Il fatto che «nisciuno fino a questo momento ne ha ditto una parola, una biastemia, un insurto, sta a significare una cosa sola: che la sciarra sarebbe stata seria, ‘ncaniata, arraggiata».
*Nessuna candidatura per lo scrittore siciliano Andrea Camilleri, ma solo “una designazione ad honorem” per l’assessorato alla Cultura, che nel Comune di Porto Empedocle “finora non e’ mai stato affidato a nessuno”, perche’ la delega e’ affidata al primo cittadino. La precisazione arriva dallo stesso sindaco del paese dell’agrigentino, Calogero Firetto (Udc), ricandidato alla guida del Comune per le prossime amministrative, al termine di una giornata dove si sono susseguiti annunci e smentite sull’incarico che sarebbe stato affidato allo scrittore originario di Porto Empedocle.
“Non c’e’ mai stata nessuna candidatura per Andrea Camilleri, ne’ con l’Udc ne’ con nessun altro partito – spiega all’ADNKRONOS Firetto – Camilleri, insieme al senatore Francesco D’Onofrio, sono stati indicati, e non candidati, da me ufficialmente come assessori alla Cultura nella futura squadra di governo. Si tratta di designazioni ‘ad honorem’: Camilleri e’ considerato il ‘testimonial’ di Porto Empedocle ma nessuno ha mai pensato che lui o D’Onofrio potessero venire a partecipare alle sedute di Giunta”.
“Entrambi hanno collaborato in questi anni con il Comune di Porto Empedocle per l’organizzazione di eventi culturali – aggiunge il sindaco – e ci hanno confermato che continueranno a farlo. L’assessorato alla Cultura di Porto Empedocle finora non e’ mai stato affidato a nessuno: la delega in questi anni e’ stata ricoperta dal sindaco, e probabilmente continuera’ ad essere cosi'”.
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