Il reportage di Mario Barresi apparso su la Sicilia dell'11 luglio
di Mario Barresi


Scicli – Forse è una ritorsione del tempo. Dei secoli. Gli stessi che ha dovuto aspettare l’arciprete Antonino Carioti prima che qualcuno credesse alle sue parole. Quando narrava del frate francese Giovanni Morifet, che «si cavò dentro alle viscere del giogo di Monte Sion una grotta che la dura ancora piuttosto sepoltura d’un morto che abitazione d’un vivo, la quale si conserva sin’ora e con nella parete di essa l’immagine di Maria Vergine della Grazia, a dentro cui con rigida penitenza macerava il suo corpo innocente». Era il 1500, ma la presenza dei frati del Terz’Ordine risale al secolo precedente.
E dire che fino al 1980 nell’ex convento della Croce c’era anche il panettiere che infornava le scacce. S’è dovuto aspettare fino al 2000 per fare giustizia sulle parole dell’arciprete. Durante il restauro del sito (con fondi della Regione) venne trovato l’ipogeo, a strapiombo sulla vallata di San Bartolomeo, in cui visse e morì il frate-eremita. Il convento racchiudeva altri tesori, soprattutto affreschi, trasferiti altrove. Eppure resta al minimo della fruibilità: ingresso gratuito sabato e domenica, ma per entrare in un monumento vuoto. Che s’è riempito nel settembre del 2009 (alla modica somma di diecimila euro, fra affitto e cauzione) per ospitare le sontuose nozze di un imprenditore di Modica.
Per il resto tutto tace. Nessun progetto della Regione, il Comune ha le mani legate. La cosa che fa rabbia è che il convento è un tesoro chiavi in mano, basterebbe riempirlo di contenuti. Di qualsiasi tipo, tanto prezioso è il contenitore. Magari facendo ritornare gli affreschi e ricostruendo le ambientazioni dell’epoca. E spendendo poche centinaia di migliaia di euro per espropriare un terreno e poi costruire una via di fuga, visto che l’unica stradina di accesso è tanto angusta da non far passare due utilitarie. Niente eventi per motivi di sicurezza, appena 200 visitatori al mese per un sito che in Francia ne avrebbe mille volte tanto.
Il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque ha un’idea last minute: «Quest’estate andrò da Giorgio Armani in vacanza a Lampedusa per proporgli di diventare protagonista del rilancio in nome del bello». Chissà che ne pensa il fantasma del frate-eremita, assopito nel sonno dei secoli…
Foto di Davide Anastasi
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