Modica

La classe pollaio: La Gelmini ladra del nostro futuro

Parlano gli studenti

https://www.ragusanews.com/resizer/resize.php?url=https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/22-09-2011/1396123487-la-classe-pollaio-la-gelmini-ladra-del-nostro-futuro.jpg&size=820x500c0 54 a lezione nell'androne. Maria Stella, pensaci tu


Modica - “Sciopero contro chi vuole compromettere il nostro futuro!”. E’ questo il titolo della pagina creata dagli studenti delle “classi pollaio” su facebook, il più famoso social network, per dare appuntamento in piazza a Modica a tutti gli studenti in lotta per i “diritti negati”.

A seguito della soppressione di due classi dell’indirizzo ordinario del Liceo Scientifico “Galilei”, di accorpamenti e paventati cambi di indirizzo, i ragazzi degli istituti superiori sono in forte stato di agitazione. In poche ore è stata organizzata la protesta e ieri mattina molti giovani di vari istituti si sono trovati in Piazza Matteotti per protestare e chiedere il ripristino delle classi soppresse.

A seguito della comunicazione, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, di soppressione delle due classi di indirizzo ordinario era stato deciso, dai vertici dell’istituto, di creare due IV classi composte da 30 studenti e una III classe formata da oltre 50 alunni che nei giorni scorsi hanno fatto lezione accampati nell’androne della scuola.

"Abbiamo organizzato in poche ore questa protesta e abbiamo già riscontrato un’alta adesione – dice Mathieu Renard che frequenta la V D ed è uno dei rappresentanti d’Istituto. -Vogliamo tornare a fare lezione nelle nostre classi, vogliamo che vengano ripristinate le classi soppresse. Le soluzioni finora adottate ledono il diritto allo studio " .

Ieri i ragazzi hanno protestato durante tutta la giornata. Hanno preparato dei manifesti, aperto dibattiti e confronti cercando di capire come sono stati determinati i tagli e spiegando i loro disagi. La soppressione di due classi dell’indirizzo ordinario è stata operata dal Ministero ed è basata su numeri che non hanno tenuto conto dell’indirizzo scelto dagli alunni.

"L’indirizzo PNI, ha un programma completamente diverso. – spiega Riccardo Cicciarella, anch’esso rappresentante d’Istituto e studente di IV F -  Sono state dunque formate delle grandi classi, con i conseguenti problemi sul piano della sicurezza e gravi disagi dal punto di vista dell’apprendimento e dello svolgimento della normale didattica ".

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" Non possiamo fare lezioni ammassati come i polli - dice Francesco Pasqua alunno di una IV classe dell’ordinario –  e troviamo ingiusto che le classi vengano aggregate o disgregate. E’ un grave disagio per noi che abbiamo intrapreso un percorso di studio e di crescita ".  Molti studenti dello scientifico sono scesi in piazza a sostegno degli amici di III e IV interessati dai tagli e molte sono state le adesioni spontanee di altri studenti degli istituti superiori della città.  "Purtroppo abbiamo saputo molto tardi di questa mobilitazione – dice Elena Agosta che frequenta l’Istituto Magistrale – abbiamo deciso di partecipare e continueremo a protestare anche nei prossimi giorni perché questi tagli danneggiano noi studenti, la nostra formazione e il nostro futuro ".

"Abbiamo ricevuto una forte partecipazione da parte di molti studenti del classico, della ragioneria, del geometra e del magistrale - dice Mathieu Renard - e continuiamo a ricevere grande solidarietà da parte di Istituti superiori di altre città della provincia come Vittoria e Scicli. Probabilmente nei prossimi giorni gli studenti di altre città si uniranno a noi nella lotta contro i tagli e contro i diritti negati agli studenti!". Ad appoggiare gli studenti sono anche i genitori che riuniti dall’associazione “Paideia” hanno, nei giorni scorsi, presentato diffida al Signor Ministro della Pubblica istruzione, al Direttore Scolastico dell’U.S.R. della Sicilia, al Dirigente dell’U.S.P .di Ragusa, chiedendo la regolare ripresa dell’attività didattica con la costituzione anche delle classi soppresse.  Sulla vicenda poi numerosi sono gli interventi del mondo politico e di quanti sono voluti scendere in campo. Il Sindaco di Modica Antonello Buscema nei giorni scorsi si è recato presso l’Istituto per constatare la situazione ed ha scritto al direttore generale dell’USR Sicilia chiedendo di “Garantire il diritto allo studio sostenendo l’indirizzo scolastico ”.

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L’on Nino Minardo ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca affinché l’applicazione dei criteri e dei parametri nel dimensionamento delle classi possa comunque garantire il rispetto delle norme di sicurezza e di igiene e consentire un regolare avvio delle attività didattiche.

La protesta continua

Continueranno la mobilitazione, gli alunni del Liceo Scientifico “Galilei” di Modica sostenuti dai genitori e da numerosi studenti di altri Istituti della Provincia.

"Faremo manifestazioni a Modica, al Provveditorato e probabilmente andremo a protestare direttamente presso l’Ufficio Scolastico Regionale a Palermo" ha detto Mathieu Renard rappresentante d’Istituto.  Intanto si attende ancora una risposta da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale alla richiesta di ripristino delle classi.

Il dirigente scolastico, Prof. Sergio Carrubba, sperava di ottenere riscontri positivi ma la risposta da parte dell’USR tarda ad arrivare. "Purtroppo ci sono molte scuole che hanno subito dei tagli e siccome non abbiamo ancora ottenuto segnali positivi per il ripristino delle classi dovrò procedere a applicare le norme e procedere ad altri tipi di accorpamento. – ha detto Carrubba – Verranno accorpate delle classi sperimentali e composte due classi dell’indirizzo ordinario, una terza e una quarta. Verranno create aule con 25/27 alunni, numeri sempre alti ma che nulla hanno a che vedere con la soluzione che abbiamo messo in atto nella prima fase, ovvero quella di creare due quarte dell’indirizzo ordinario e una sola terza. Capisco i disagi degli studenti ma è necessario trovare delle soluzioni alternative e riprendere l’attività didattica".

Le classi sarebbero composte da un numero di studenti superiore rispetto alla capienza delle aule dell’istituto che possono ospitare al massimo 23 persone e anche questa soluzione non soddisfa studenti, docenti e genitori. "La dirigenza non può scavalcare gli ordini collegiali e anche se sono stati previsti alcuni cambiamenti non vengono mitigati i disagi dei ragazzi.  – ha detto il prof. Antonino Cerruto, Vice Preside dell’istituto – Verrebbero comunque a crearsi dei problemi sul piano della sicurezza e della didattica sia per gli studenti del corso ordinario che quello sperimentale".

Ieri si è svolto il collegio docenti che ha valutato alcune possibilità e si attende adesso la convocazione del consiglio di Istituto per prendere decisioni. 

La Sicilia


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