Parla l'architetto Renato Basile
di Paola Fidone
Catania – È stata presentata da Carmen Consoli la collettiva “Architettura Proibita. San Berillo si riveste di bellezza” svoltasi per le vie del quartiere di San Berillo di Catania nei giorni 22 e 23 settembre. L’evento fa parte di un progetto triennale promosso dal centro culturale REBA Project Space e sostenuto dall’artista catanese, al fine di valorizzare un quartiere dalle grosse potenzialità architettoniche, ma noto per il degrado, la presenza di prostituzione e l’abbandono, che lo hanno reso un luogo pericoloso, “proibito”.
Grazie alla manifestazione e al lavoro di tanti artisti, San Berillo è stato rivestito di un’immagine nuova, attraverso l’arte: “Alcuni artisti che sono stati presenti con le loro opere dentro i nostri locali oggi hanno esposto un’opera d’arte dentro la città, quindi dentro l’architettura proibita, in modo tale che i giovani possano apportare il loro contribuito rendendola meno proibita” spiega l’arch. Renato Basile.
Non solo San Berillo è però nel cuore del REBA e del suo presidente: il progetto mirerà a recuperare anche i centri storici di Ragusa e Siracusa: “La manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare non solo San Berillo ma di relazionarla a Ragusa Ibla e a Ortigia. Ragusa Ibla e Ortigia sono degli esempi da perseguire e San Berillo ha delle potenzialità architettoniche da valorizzare, per cui l’associazione tra i tre centri storici è importante. È stato bandito un concorso a carattere nazionale e internazionale in cui verranno chiamati 500 artisti in tre diverse sezioni, pittura, scultura e fotografia e ne verranno selezionati 120 da una giuria. La partecipazione è aperta a tutti, ma la selezione sarà rigida, bisognerà presentare un prodotto che rappresenti per bellezza, innovazione e tecnica la Sicilia. L’evento durerà un anno e permetterà di mettere in comunicazione i tre centri storici, attraverso mostre di 40 artisti per volta che si alterneranno nei tre luoghi. Ci si sposterà quindi da un centro storico all’altro e anche gli artisti saranno di volta in volta presenti in un posto e nell’altro” .
Carmen Consoli, madrina del progetto, collabora e sostiene l’iniziativa del REBA mossa del desiderio di cambiare la sua città, credendo che solo con la creatività e la bellezza possano salvare questo luogo. Preannuncia infatti che presto aprirà un laboratorio musicale vicino alla sede del centro culturale a San Berillo. Musica ed arte allora contribuiranno insieme a valorizzare il quartiere proibito della città. Ciò rientra nel progetto della “cantantessa” di dedicarsi per un anno alla sua Catania , che vuole far rivivere.
© Riproduzione riservata