Le opere prenderanno poi il volo per Parigi
di La Sicilia


Ragusa – Sarà inaugurata a Ragusa sabato 29 alle 18 la mostra “Luoghi dell’arte, tra musica letteratura e poesia” del maestro Piero Guccione.
Tra i luoghi destinati ad ospitare le opere dell’artista di Scicli, dunque, sarà finalmente possibile annoverare anche Ragusa. Palazzo Garofalo, infatti, nel cuore del centro storico superiore ibleo, vicino alla cattedrale di San Giovanni Battista, sarà la suggestiva cornice dell’esposizione di pastelli realizzati dall’artista Guccione tra il 1985 e il 2010, organizzata dal Centro studi “Feliciano Rossitto” e dal Comune di Ragusa.
“Questo evento conclude le manifestazioni in occasione del settantacinquesimo compleanno del maestro Piero Guccione – spiegano dal “Feliciano Rossitto” – all’interno di un programma più ampio e articolato durato tutto l’anno. Siamo grati al maestro non solo perché onora l’Italia e la Sicilia con il suo lavoro, ma anche perché quando è stato necessario ha preso posizione, chiara e ferma, per richiamare tutti a fare scelte meditate per difendere l’identità storica, paesaggistica e culturale della nostra terra”.
La location scelta, dunque, acquista ancora particolare rilevanza poiché risolve un’atavica mancanza di spazi espositivi di un certo rilievo a Ragusa; mancanza che anni fa non permise di realizzare un’altra storica mostra di Piero Guccione, dirottata poi non senza polemiche a Modica.
Le opere in mostra, circa quaranta pastelli, sono state realizzate da Piero Guccione durante gli ultimi venticinque anni per interpretare alcune poesie, opere liriche e letterarie di altissimo pregio.
I personaggi di “Tristano e Isotta”, i protagonisti di “Norma” o il “Gattopardo” acquistano una nuova dimensione e nuovi contorni, più definiti, sfumati o, a volte, perdendoli del tutto nell’avvolgente bagliore circostante. La mostra è coordinata dalla Torcular con i testi in catalogo di Giorgio Agamben e Paolo Nifosì e un saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “L’illustrazione di opere letterarie e musicali – scrive Nifosì – riveste una parte importante della multiforme produzione dell’artista. Un’esperienza in cui ha utilizzato in alcuni casi l’acquerello ed in gran parte il pastello. Nel voler trovare un denominatore comune, prevale nel suo immaginario il reinventare storie ed ambienti poetici nel contesto di un paesaggio mediterraneo. La mostra racconta coi pastelli, con gli acquerelli, col disegno dell’amore tra l’uomo e la donna nelle sue variegate declinazioni: passione, estasi, malinconia, gelosia, disperazione, tragedia, morte”.
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 20 fino al 4 dicembre, per poi trasferirsi a Parigi.
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