Fa impressione vedere in tv il nuovo Premier, Mario Monti, su una Lancia Thesis. Auto sfigata, uscita di produzione due anni fa, senza aver mai costretto la catena di montaggio torinese a ritmi incalzanti. Nel 2004 Luca Cordero, Conte di Montezemolo, si arrabbiò e lo disse pure, nel vedere Berlusconi sulla teutonica Audi A 8, auto praticamente ignorata in Italia (tutti pensano che l'ammiraglia Audi sia la A 6), e resa celebre dal Cavaliere.
Il Presidente Ciampi usò due Lancia K, e due Thesis, anche in versione limousine, e tre Lancia Flaminia 335. Gianfranco Fini ama da sempre la Bmw serie 5, La Russa e Brunetta hanno -di recente- fatto incetta di Maserati, è vero, ma il trionfo di Audi A 6 di rappresentanza ha definitivamente spazzato le auto italiane dalla nozione di status symbol nell'immaginario collettivo italiota.
Per il mandato di Francesco Cossiga fu realizzata un'Alfa Romeo 164 ed alcune Lancia Thema blindate, tra cui un modello Limousine molto utilizzato anche dal predecessore di Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro. Andreotti -che non ha la patente- negli anni ottanta andava a spasso a bordo della sfortunatissima Alfa 6, modello ignoto forse anche agli alfisti più incalliti. L'apoteosi però la raggiunse Sandro Pertini, che commissionò addirittura la nascita della Maserati Quattroporte, una berlina fuoriserie blindata (4 porte e 5000 cc), che in dotazione aveva anche un bracciolo fatto a mano, per le pipe del Capo dello Stato...
Nelle foto, in sequenza, Thesis, A 8, Alfa 6, Quattroporte con portapipa