Parla il compagno
di Giuseppe Savà
Modica – Lucio Dalla amava Modica. Forse sino ad ispirarlo per future canzoni.
Nel giorno in cui il curatore testamentario ha decretato che Marco Alemanno, il compagno di Lucio, Dalla, non sarà erede del patrimonio del cantautore bolognese, l’attore di Nardò rivela: “Lo scorso anno siamo stati un mese e mezzo in giro per l’isola: Siracusa, Noto, Modica e per la prima volta Lucio ha visto Pantelleria, la Sicilia ci ha ispirato molto e abbiamo scritto testi per future canzoni…”.
Nel libro di Dalla “Bella Lavita” uscito nel 2001 c’è un racconto “dove si ripercorre la storia tra un uomo maturo che dal Nord arriva a Taormina e Carmelo, un giovane dal futuro incerto, il loro incontro cambierà il destino di entrambi – racconta Marco -. E quel Carmelo è anche il protagonista della canzone “Sono siciliano”, che sottolinea ancora una volta quanto Lucio amasse questa terra”.
“Lucio -prosegue Alemanno- aveva chiesto ad Antonio Avati di insegnarli a scrivere una sceneggiatura e quando Antonio lesse il libro disse a Lucio che in quei racconti c’era già la sceneggiatura per costruire un film a episodi”. Un progetto legato alla Sicilia che non si è potuto realizzare.
Intanto Franco Battiato ha realizzato un video messaggio, con cui il cantautore siciliano affida i ricordi personali, gli aneddoti di una carriera lunga una vita fino “all’uscita di scena dal regno umano” dell’amico Lucio.
Ma Lucio amava anche Ragusa Ibla: “L’avevo già visitata in precedenza così come conosco bene Noto. Le chiese, i quadri, i palazzi antichi e i vicoli sono scorci rari resi vivi dalla componente umana. Io sono fortunato perché la gente mi conosce e quindi la comunicazione è immediata e questo mi consente di conoscere e assimilare con facilità luoghi e storia”. Sono le parole di Dalla, di due anni fa, quelle della sua ultima visita in terra iblea.
Lucio Dalla a Modica. Foto di Giovanni Antoci
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