Un nuovo modo per valorizzare Ibla
di Redazione
Ragusa – Cinque giorni di avvenimenti spalmati in due fine settimana. Un modo nuovo di valorizzare Ibla. Una formula che, seppur potesse sembrare un azzardo all’inizio, è invece pienamente riuscita.
Consegnando ai posteri la possibilità di utilizzare, per fini artistici, un luogo del quartiere barocco differente dal solito. Con risultati che hanno stupito perfino gli organizzatori. E’ il bilancio di “ArchiFest”, la kermesse promossa dall’associazione culturale Palco Uno diretta da Maurizio Nicastro che ha scommesso su una idea lanciata dal consigliere comunale Titì La Rosa con il sostegno dell’ex vicesindaco Giovanni Cosentini. “Un ciclo di iniziative – afferma Nicastro – per le quali è stata scelta una cornice atipica, al di fuori dai tradizionali circuiti, che si è rivelata perfetta. Oltre al Comune, che ci ha sostenuto, e ai miei collaboratori, consentitemi di ringraziare in maniera sentita e niente affatto formale i residenti del quartiere Archi che non hanno vissuto la nostra presenza come un fastidio ma anzi si sono prodigati al massimo, mettendo perfino a disposizione, laddove necessario, i punti luce, per fare sì che tutto potesse riuscire al meglio. Ma d’altronde lo abbiamo detto all’inizio. Affinché queste manifestazioni possano riuscire al meglio è essenziale la sinergia tra organizzatori, operatori commerciali e residenti. E ci sembra di avere interpretato al meglio tale spirito di collaborazione”. Ieri sera chiusura in grande stile. “ArchiFest”, infatti, ha puntato sulla improvvisazione e l’estemporaneità grazie alla maratona di lettura, tenutasi lungo la via Scale, promossa dalla compagnia Godot, con in primo piano gli attori Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna, che hanno concesso la possibilità a cinquanta partecipanti di leggere ai presenti la poesia o la pagina del libro che più li ha colpiti. Uno spirito di compenetrazione originale che ha permesso agli elementi del barocco di fondersi con le parole scaturenti dal testo o con i versi declamati dagli attori per caso, molti dei quali iscrittisi proprio all’ultimo momento, sul posto. Poi c’è stata la graditissima partecipazione degli attori Marcello Perracchio e Danilo Schininà che hanno reso ancora più magica e ricca di spunti la performance tra scale e viuzze che nascondono scorci irripetibili. La serata è proseguita con l’esibizione canora delle dodici allieve (provenienti, oltre che da Ragusa, da Monterosso, Santa Croce e Marina di Ragusa) della scuola di canto “Armida” diretta da Giulia Rizza. Lo spettacolo, presentato da Michele Farinaccio, ha consentito alle cantanti in erba di spaziare su vari aspetti del proprio repertorio musicale: dalla Mina degli anni Sessanta a Noemi, da Patty Pravo a Emma, da Arisa a Liza Minnelli. L’intermezzo è stato all’insegna del gusto con la preparazione della ricotta che ha rappresentato un piacevole diversivo per quanti hanno voluto cenare nello spazio antistante il chiosco. “ArchiFest” ha chiuso i battenti con l’apertura di nuove prospettive circa l’utilizzo, a fini artistici, di spazi del quartiere barocco ritenuti improponibili. Ma anche con la promessa di organizzare, in tempi brevi, qualche altra iniziativa del genere per valorizzare ulteriormente il sito che ospita ben sei monumenti dell’Unesco.
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