Anche il capoluogo ibleo tra le vittime, per 2 mln e 900 mila euro? La smentita dei funzionari
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Ragusa – Ragusa paga lo scotto di 2 milioni e 900 mila euro?
Il Comune di Ragusa non ha mai avuto alcun rapporto con «Tributi Italia», agenzia di riscossione dei tributi coinvolta in un´indagine della magistratura. Ad affermarlo è il Commissario Straordinario del Comune Margherita Rizza.
Il Sole 24 Ore aveva diffuso la notizia che il comune capoluogo fosse stato truffato per 2 mln e 900 mila euro, notizia ora smentita dalla Rizza.
Il fatto
Pagare le tasse e non sapere che la maggior parte dei propri soldi non finirà nelle casse comunali ma nel portafoglio di pochi giocolieri dei tributi. E’ la situazione in cui si sono trovati fino a poche ore fa i cittadini di 400 comuni italiani. La Guardia di Finanza ha infatti arrestato l’amministratore e i più stretti collaboratori della Tributi Italia, agenzia incaricata di riscuotere le imposte per conto di diverse amministrazioni comunali, con l’accusa di aver rubato almeno 20 milioni di euro.
Ieri mattina la Guardia di Finanza di Genova su ordinanza del Gip di Chiavari, Fabrizio Garofalo, ha arrestato l’amministratore delegato della Tributi Italia, Giuseppe Saggese, 52 anni, di Rapallo, assieme ad altri 5 fra i suoi più fidati dipendenti, e denunciato a piede libero altre 4 persone. Le fiamme gialle hanno anche eseguito approfondite perquisizioni nelle abitazioni dei sospettati nel Tigullio, in provincia di Piacenza e a Roma oltre a sequestrare beni per 9 milioni di euro.
Il peculato – Tributi Italia, azienda di consulenza fiscale registrata a Roma ma guidata da Chiavari (Genova) da Saggese si è occupata dal 2006 al 2009 di incassare le tasse dell’Ici e di altre imposte minori per conto di 400 comuni italiani. Ma ben poco dell’ingente gettito fiscale finiva realmente nella casse dell’erario: anzichè trattenere la dovuta percentuale e trasferire il denaro ai Comuni, Saggese utilizzava un labirinto di aziende come pretesto per distrarre fondi a suo favore, per un totale di 20 milioni di euro.
E’ in quest’ottica che deve essere vista l’intensa attività cui si è dedicato Saggese in questi anni, volta alla creazione, acquisizione di imprese e ristrutturazioni aziendali, tutti pretesti per giustificare spese e pagamenti e far convogliare denaro presso suoi conti personali o attività a lui intestate: clamoroso l’esempio della consulenza che, dovendo valutare l’acquisto di un’altra società di riscossione brindisina con un passivo di 43 milioni di euro, avrebbe permesso all’amministratore di incassare 2 milioni di euro. Parimenti, il licenziamento e la cassa integrazione per migliaia di dipendenti avrebbe alimentato un circuito che permetteva a Saggese di vivere da “Dominus”, così l’ha definito la Guardia di Finanza, con un tenore di vita caratterizzato da Yacht, utilizzo di aerei privati, automobili extralusso, vacanze in esclusive località e numerose feste.
I Comuni colpiti – Ignari della situazione i 400 Comuni truffati, alcuni dei quali sono quasi finiti sul lastrico per la mancanza di fondi. Bergamo, la città più derubata, ha visto sfumare 7 milioni di euro, seguita da Trapani, che perde tre milioni di euro, Chiavari, la città dove operava la Tributi Italia che ha perso 700 mila euro è seguita da Rapallo 300mila, Arenzano 200 mila.
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