Governatore scatenato
di Tony Zermo

Catania – Vuoi vedere che torna a Palermo il procuratore Giancarlo Caselli dalla bianca chioma? E vuoi vedere che Pippo Baudo aveva ragione quando ci diceva che il possibile, anzi probabile artista che poteva diventare assessore regionale alla Cultura era Franco Battiato? Quando Crocetta ci disse che la sua giunta di governo ci avrebbe fatto sobbalzare sulla sedia probabilmente era nel giusto. Di Caselli, attualmente procuratore generale del Piemonte, si sa soltanto che è stato contattato da Crocetta per l’assessorato allo Sviluppo (appalti), ma non si sa quale risposta abbia dato, un suo ritorno sarebbe clamoroso.
Quanto a Franco Battiato pare che il cantautore catanese, di solito restio ad apparire in pubblico, verrà presentato martedì a Catania al Palazzo della Cultura, e ci saranno il sindaco Stancanelli e la soprintendente del Teatro Massimo Rita Cinquegrana. La fantasia al potere, sarà «un regalo di Crocetta ai catanesi». Ma lui, il presidente, non conferma e non smentisce, vuole mantenersi un margine di possibilità. E se gli si ricorda che Battiato dovrebbe andare in tournée e quindi è difficile che accetti, risponde: «Ma se è a Milo a prendere il fresco». Da Milo e dintorni nessuna dichiarazione.
Crocetta non conferma nemmeno gli altri nomi in circolazione come quello di Mariella Maggio, segretaria della Cgil siciliana, dice al massimo che «sì, è un bel nome, ma è tutto da vedere». Lo stesso vale per la moglie del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, Mariella Fedele, che potrebbe andare all’Istruzione (attualmente è insegnante con un incarico al ministero). Insomma, tanti nomi in ballo, e forse il più stimolante, assieme a quello di Caselli, è quello di Franco Battiato. Il suo impegno a sinistra è conclamato da quello che disse dopo l’elezione di Umberto Scapagnini a sindaco di Catania: «E’ una vergogna, me ne vado dalla mia città». E il nostro giornale con un titolo in prima pagina scrisse «Torna a casa Battiato» perché Catania non poteva permettersi di perdere un cantautore geniale e coinvolgente come lui.
Direte: magari è un maestro di risonanze arabe, ma che ne sa Battiato di Regione siciliana? Un momento, intanto il suo nome da solo potrebbe attrarre quei grandi eventi che la Sicilia aspetta, e poi è previsto che scelga un «aiutante di campo» per aprirgli le porte dell’assessorato.
Come ricorderete, da tempo abbiamo proposto di unificare gli assessorati ai Beni culturali e al Turismo che hanno finalità molto simili, ma secondo Crocetta un grande personaggio come Battiato alla Cultura deve avere un suo spazio esclusivo.
Tra i papabili anche l’avvocato Alfredo Galasso che è stato parte civile nei più celebri processi di mafia a difesa dei parenti delle vittime e delle Istituzioni. E’ stato contattato da Crocetta e avrebbe risposto di essere disponibile a titolo gratuito ad aiutare il nuovo governo. Ha un curriculum di prima scelta: professore di Diritto civile alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo dove insegna anche legislazione antimafia, è stato parlamentare nazionale e regionale. E mettiamoci anche che era stimato amico di Falcone e Borsellino. Tra le sue proposte un salario minimo ai giovani disoccupati con i soldi ricavati dai tagli alla Regione.
Crocetta contatta numerosi esponenti del mondo delle professioni e delle arti, ecco perché ci sono tanti nomi nel frullatore, alcuni giusti, altri probabili e soltanto mercoledì si saprà con certezza i nomi dei prescelti. Al momento il solo nome sicuro resta quello di Lucia Borsellino (Sanità).
Come si vede, al momento sono tutti non parlamentari, ma Pd e Udc, i partiti che hanno sostenuto «Saro», chiedono un posto al sole e i nomi sono Lino Leanza e Giovanni Ardizzone dell’Udc, Luigi Cocilovo e Antonello Cracolici del Pd. Ci sono alcune caselle importanti da riempire, come ad esempio quelle di Economia e Agricoltura, due assessorati cardine. C’è in ballo la presidenza dell’Ars, ma Crocetta non si vuole immischiare, lascia la scelta ai partiti. Lui ha un «timing» preciso: lunedì mattina stop alle «vacanze di solidarietà» a Lampedusa dove ancora oggi farà il bagno in spiaggia e incontrerà la gente; dopo, un lunedì di incontri e di telefonate di raccordo; martedì tappa a Catania per la prevista (ma non scontata) presentazione del nuovo assessore ai Beni culturali Franco Battiato. Mercoledì a Palermo la proclamazione e l’insediamento da presidente della Regione. Nel frattempo avrà già maturato la composizione della sua squadra di governo. E cominciano già i dolori. Non ci riferiamo alla mancanza di fondi e ai debiti della Regione, ma ai comportamenti sconsiderati di alcuni gruppi di ragazzi come quelli che hanno devastato a Racalmuto la scuola dove insegnava Leonardo Sciascia, maestro elementare. «A giorni andrò a Racalmuto commissariato per mafia – dice il presidente – in modo da essere vicino alla popolazione e trovare soluzioni finalizzate al rigore necessario a garantire serenità nella convivenza civile». Quello della legalità è uno dei primi problemi.
La Sicilia
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