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Battiato, la delega è il turismo: Rilancerò la film commission

Una struttura speciale che gli sarà cucita addosso

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Catania - Un assessorato cucito addosso a Franco Battiato. Una nuova struttura che metta insieme alcune deleghe dei Beni culturali e del Turismo, consentendo al cantautore catanese di occuparsi soltanto di cultura, grandi eventi, rassegne di spettacoli, rapporti con l'estero e promozione dell'immagine della Sicilia.

"Stiamo lavorando per verificare se, nelle maglie della riforma degli assessorati che stabilisce dodici strutture, si può lavorare per spostare alcune deleghe da un assessorato all'altro, lasciandolo libero da incombenze burocratiche", dicono dallo staff di Crocetta. A questa ipotesi sta lavorando un avvocato dello studio del presidente dell'antitrust Giovanni Pitruzzella, Stefano Polizzotto. E il suo non sarà un compito facile. Al momento, comunque, la delega scelta è quella del Turismo.

 

 

L'accordo tra Crocetta e Battiato però poggia proprio su un'ipotesi di assessore senza deleghe burocratiche. "Io non voglio occuparmi di beghe amministrative e non voglio ricevere politici", ha detto l'artista catanese al neo governatore poco prima di presentarsi in conferenza stampa.

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In sintesi, in caso di nomina ai Beni culturali non si sederà mai con i sindacati per discutere di gestione dei custodi nei musei, di nuove assunzioni o di funzionamento delle

 

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Soprintendenze. Anche perché l'accoglienza per Battiato sarebbe tutt'altro che calorosa, vista l'eredità che si troverebbe a gestire. Non a caso ieri, sulle pareti interne dell'ascensore dell'assessorato di piazza Croci, campeggiava un fogliettino con su scritto: "I concorsi dei Beni culturali sono stati sbloccati, ma le prove saranno solo canore, firmato Battiato, Orietta Berti e Nina Zilli". Il clima non è proprio di festa.

 

Stesso discorso varrebbe per l'altra delega al momento affidata a Battiato, quella del Turismo: se è vero che in via Notarbartolo si gestiscono fondi europei per i grandi eventi e per la promozione dell'immagine della Sicilia all'estero, è anche vero che qui si danno contributi agli albergatori o ai teatri. E spetta sempre al Turismo affidare le stelle alle strutture ricettive, per non parlare della gestione dei concorsi attualmente banditi per le guide turistiche. Tutti argomenti che farebbero venire l'orticaria a Battiato, che pensa a tutt'altro.

 

Il cantautore comunque ha già in mente una squadra di lavoro, di cui farebbe parte certamente come capo di gabinetto Alessandro Rais, ex responsabile della Film commission, che Battiato vorrebbe rilanciare. Tra gli obiettivi del neo assessore alla Cultura, assessorato che non esiste sulla carta, c'è quello di realizzare eventi di collegamento tra la Sicilia e centri dell'Oriente, come il Giappone. Anche se per queste iniziative i fondi non sono proprio molti: al Turismo si troverebbe a gestire appena 5 milioni di euro, visto che altri 50 milioni sono praticamente bloccati perché servono a garantire i livelli occupazionali nei vari enti teatrali e musicali.

 

Sul fronte Beni culturali, gestirebbe altri 3 milioni per la "promozione della cultura ". Il problema infatti non è solo quello di inserire Battiato nelle caselle bloccate della giunta, con i vari assessorati fissati per legge, ma anche quello di garantirgli una certa dotazione finanziaria per farlo lavorare e consentirgli di mettere in piedi eventi di rilievo. "In cassa non troverà praticamente nulla", dicono sia dal Turismo che dai Beni culturali.

 

Intanto però c'è da superare il nodo della delega. Al momento la soluzione trovata è quella del Turismo, che comprenderebbe già i grandi eventi e gli spettacoli. Ma chi dovrebbe poi occuparsi di tutto il resto? "Stiamo lavorando, una soluzione la troveremo, certamente Battiato non avrà incombenze burocratiche", dicono i collaboratori di Crocetta. Tra le ipotesi al vaglio dei legali di fiducia del presidente, c'è quella di affidare alcune deleghe al dirigente generale che sarà affiancato a Battiato al Turismo.


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