Attualità
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04/03/2013 23:05

Massimo Cannata, ambasciatore modicano delle due ruote

L’amore per le Harley-Davidson

di Benedetto Gugliotta

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Massimo Cannata
Massimo Cannata

Modica – Il successo è un ingranaggio che rotea inesorabile e, pur lentamente, non può mancare di compiere il suo giro ed arrivare. Così capita che lavori per degli anni e nessuno sa che esisti; poi cambia qualcosa e all’improvviso mieti gloria come mai prima, quand’eri comunque già bravo e meritevole di attenzioni.

Come che sia, il modicano Massimo Cannata, 40 anni appena compiuti, dopo una carriera lavorativa non certo breve raccoglie nello spazio di pochi mesi un bel po’ di meritata celebrità. Massimo ha una ultraventennale specializzazione sulle moto della più antica casa del mondo, quelle Harley-Davidson che di anni, nel 2013, ne celebrano ben 110.

Nella sua officina ha costruito una moto speciale partendo da una Harley del 1977. Miscelando con originalità componenti di provenienza eterogenea e pezzi autocostruiti è riuscito a mettere insieme un chopper che odora delle strade di San Francisco, California, un «piccolo capolavoro di minimalismo» secondo la definizione della rivista Low Ride. Che poi sarebbe il più importante periodico italiano di settore, letto con rispetto in tutta Europa, e che gli ha dedicato un’intera pagina dal significativo titolo «Modica quantità»…

Risultato? La moto entra nella Top 20 nel concorso della Fiera Internazionale di Verona (Motor Bike Expo, un evento da 130.000 visitatori in tre giorni), batte concorrenti da tutto il mondo e diventa protagonista di tanti blog anche in estremo Oriente.

Passano pochi giorni e un’altra moto del meccanico modicano, ancora costruita su base Harley, viene fotografata e stampata in 400.000 copie sul magazine Tigers, concepito dal famoso marchio internazionale di abbigliamento North Sails. Addirittura ne guadagna la copertina.

Il servizio giornalistico, destinato anche al mercato extra-europeo e lungo ben dieci pagine, contiene un testo bilingue italiano e inglese e veicola mirabilmente l’immagine del sud est della Sicilia, con la moto fotografata a Sampieri, Marina di Modica, Portopalo di Capopassero e Marzamemi. Il titolo è indicativo: “Californian Sicily” (torna ancora il paragone con l’America…) e segue un altro pezzo di due pagine in cui Ciccio Sultano del ristorante “Il Duomo” di Ragusa presenta i sapori della nostra terra con la ricetta “insalata d’alto mare”…

D’altra parte il costruttore modicano, con la sua attività, può ben definirsi un ambasciatore internazionale del turismo nelle nostre strade. Immerse tra panorami mozzafiato e mare meraviglioso, esse hanno già conquistato un numero considerevole e sempre crescente di turisti su due ruote: quelli che entrano meglio degli altri nel cuore dei luoghi che visitano.