Ragusa - A Palermo, per il concerto di Jovanotti al Velodromo, sono stati staccati poco più di 3.500 tagliandi.
Battiato a Messina ha venduto quasi 400 biglietti, 600 a Palermo e ancora a Catania, per il concerto di lunedì scorso, non ha raggiunto il sold out.
Ieri sera Franco si è esibito a Ragusa, al Teatro Duemila, che di posti ne offre 1400, ma i biglietti venduti in prevendita sono stati 715.
Cosa sta succedendo?
Semplice: le famiglie non hanno soldi e i biglietti sono cari.
Le tournée principali cominciano a non scendere più al di sotto di Napoli, che resta così la data più a Sud d'Italia.
Gianni Nannini ed Eros Ramazzotti, preferiscono non venire.
Al palasport di Acireale l'ultimo concerto è stato a dicembre, poi il silenzio assoluto. E ancora, al Metropolitan di Catania nessun grosso artista di grido e Taormina, in estate, sarà povera di iniziative.
Ma quanto guadagna un manager-impresario che intraprende l'organizzazione di un concerto?
Dell'intera operazione commerciale, all'impresario-organizzatore il 25% del costo del biglietto con il quale deve fare fronte ai costi di gestione (affitto del teatro, Soprintendenza, ufficio tecnico, rider, ecc); il 20% serve per pagare Siae e Iva; il 55% lordo va all'artista, che, anche quando va male lo show, può contare su un minimo garantito.
Il Circuito Box Office Palermo, che a Catania ha una succursale alla Feltrinelli e che nel capoluogo copre l'intera rete di distribuzione, aumenta di ulteriori due euro la prevendita.
Va poi aggiunto un ulteriore 10% per i ticket on line. Una situazione insostenibile.
Foto Carlo Giunta