Ragusa - Quando gli adolescenti non sono soltanto “smartphone e social network”. La ragusana Martinica Garofalo, 17 anni, studentessa del quarto anno del liceo classico Umberto I di Ragusa, si trova in Cina dallo scorso mese di agosto grazie ad una borsa di studio di un anno dell’associazione Afs-Intercultura. Vive a Changzhou, vicino Shanghai, in una scuola statale che provvede anche a darle il servizio mensa e dormitorio.
Orari di studio massacranti (per gli occidentali), che vanno dalle 7,00 alle 22,00, con un paio d'intervalli solo per pranzare e fare esercizi di rilassamento degli occhi e del corpo, e vita scandita da puntualità degne di una vera e propria esperienza militare, come l'alzabandiera al mattino ed una sorta di "contrappello" prima di dormire.
Il mese scorso, la terza High School of Changzhou (così si chiama la scuola dove studia la giovane ragusana), ha addirittura organizzato una settimana di addestramento militare, così come previsto dall'ordinamento scolastico statale cinese, finalizzata ad "un'esperienza formativa militare per accrescere lo spirito di patria e cameratismo della futura classe dirigente cinese".
Martinica ha voluto fortemente parteciparvi e, dopo le normali ritrosie del corpo docente della scuola e dei graduati militari cinesi, è stata ammessa (con riserva) a questa durissima esperienza dove le reclute hanno marciato, corso, sparato con veri AK-47 Kalaschnikov senza alcun comportamento di favore.
Alla fine del corso, Martinica Garofalo è così risultata la prima occidentale ad avere superato con successo la dura esperienza formativa, con tanto di foto ed attestato sulla pagina ufficiale della scuola.
Ma a Martinica i sacrifici non sembrano davvero pesare affatto, e dalla propria pagina facebook rivolge anche un pensiero a tutti gli amici che, invece, si dimostravano scettici sulla sua partenza, invitandoli ad affrontare la vita con coraggio, e ad uscire dai propri confini: "Mi dicevano che i cinesi erano freddi – dice - che mi sarei trovata sicuramente male, che qui non c’era niente e che Ragusa era mille volte meglio. I cinesi sono una popolazione fiera e, non lo nego, per certi versi indietro rispetto al mondo occidentale, ma solo perché tengono ancora ad alcuni valori che da noi sono andati persi molto tempo fa. Come ad esempio il rispetto. I cinesi – continua la 17enne - sono delle persone calorose, solari, che ti mettono subito a tuo agio e la lingua non è per niente una barriera per loro. Cercano di farti capire in tutti i modi quello che vogliono comunicarti e sono molto, molto curiosi. Il buon cuore e il calore di queste persone – prosegue la giovane studentessa ragusana - mi aiuta ad andare avanti ogni giorno e a non sentirmi sola. Ragusa? Beh, ad ognuno il suo, no? C'è chi non si accontenta di quel poco che ha, chi ambisce ad altro, c'è qualcuno a cui non basta quel tanto per campare. E io sono una di queste persone. Questo dico, adesso – conclude Martinica Garofalo - a tutti quelli che hanno riso della mia "pazzia", a tutti quelli che non hanno creduto in me, a tutti quelli che hanno riso davanti alla notizia della mia partenza”.