Modica - Da 4 mesi attendeva un’imbracatura per potersi sollevare dal letto, nel quale è costretto da oltre 13 anni dalla Sla, ma ecco vedersi assegnato un sollevatore non adatto al suo peso, ma a quello di un bambino. Orazio Tona, modicano di 58 anni, è arrabbiato con il sistema sanitario nazionale, regionale e locale. Lui ha la fortuna di potere acquistare, pur con qualche sacrificio, di tasca sua il sollevatore adatto, che costa 190 euro, ma altre persone non ne hanno la possibilità. “E allora cosa devono fare? – si chiede -. Stanno a letto a vita o utilizzano un presidio sanitario che potrebbe farli cadere?”.
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Orazio tuona contro i disagi e contro gli sprechi. Per sollevarsi dal letto da 13 anni a questa parte utilizza un sollevatore con imbracatura steccata che lo avvolge sostenendogli il capo, il collo, la schiena e il tronco e che è agganciata a una sorta di mini gru. L’ha utilizzata per 13 anni due volte al giorno e si chiede quanto potrebbe durare, a parte il rischio di cadere, il sollevatore che gli hanno fornito adesso dall’Asp di Ragusa “valido a sollevare solo un bambino e non una persona atrofizzata e che è alta un metro e ottantacinque e pesa quasi 100 kg” – commenta Orazio -.
“Ma alle lamentele presentate da un mio familiare all’Asp di Ragusa, mentre faceva notare questa situazione, ecco che la risposta ottenuta parla di una ‘norma chiara’: il nomenclatore tariffario, aggiornato soltanto 20 anni fa, prevede solo l’imbracatura ad amaca e non quella steccata. A chi importa, del resto – dice Orazio - se rischio di cadere lussandomi una spalla, fratturandomi il collo o la schiena. Non posso muovermi, è vero, ma il dolore lo sento eccome. Ma la loro ignoranza non gli permette di capirlo. Se voglio però, loro possono darmi 45 euro, ossia il valore a “gara d’appalto” dell’imbracatura riconducibile al nomenclatore tariffario – prosegue il 58enne -. I restanti 150 euro necessari per l’acquisto dell’imbracatura adatta deve metterli il paziente”.
Poi Orazio fa due calcoli. E già, perché Orazio non può più parlare, ma sa comunicare utilizzando il My Tobii e ragiona eccome. “L’imbracatura precedente, che oggi costa 190 euro, l’ho usata per 13 anni. Quella ad amaca assegnatami ora quanto potrà reggere il mio peso, a parte il fatto che è meglio non utilizzarla perché potrei cadere? Un anno, forse due? E ogni volta l’Asp dovrà ricomprarla. Visto che sono buono, immagino che si romperà una volta ogni due anni, per cui, a conti fatti, per i prossimi 13 anni l’Asp dovrà comprarla 6 volte e spenderà un totale di 270 euro, ossia 80 euro in più rispetto a un’imbracatura adatta che durerebbe per parecchi anni. Tante volte – conclude Orazio - fa più male l’ignoranza della gente che la malattia stessa”.