Attualità
|
13/12/2013 16:02

Tv: Arbore su Rai2 rivendica le origini italiane del jazz

di Redazione

Calcio: Palermo; Corini, ci abbiamo provato ma è finita pari
Calcio: Palermo; Corini, ci abbiamo provato ma è finita pari

Roma 13 dic. Un Renzo Arbore nuovo, perché liberato dalla gabbia dei ricordi del suo passato televisivo, ma pure un Renzo Arbore che torna alle origini. A fare il giornalista e l’esperto di musica. Come quando, nel 1964, appena entrato in Rai, intervistava Battisti e una giovane Nada. Con ‘Da Palermo a New Orleans… e fu subito Jazz’, in onda su Rai2 lunedì alle 23.30, Arbore recupera quest’attitudine al racconto. E lo fa con una dichiarazione d’amore al jazz e sostenendo una tesi ai più sconosciuta: la maniera di improvvisare sulla musica, resa celebre da Louis Armstrong, Charlie Parker e Miles Davis, affonda le sue radici in un’esperienza tutta italiana o, meglio, siciliana. Perché fu Nick La Rocca, figlio di emigrati trapanesi a New Orleans, a incidere nel 1917, con la sua ‘The Original Dixieland Jazz Band’, il primo disco della storia del jazz. Per ricostruire questa vicenda, Arbore ha raccolto immagini e testimonianze a Palermo, Salaparuta (paese di provenienza dei La Rocca) e poi a New Orleans, New York e Chicago. Ne è venuto fuori un film di 60 minuti per la regia di Riccardo Di Blasi (nel frattempo scomparso e ricordato con commozione nella conferenza stampa di presentazione del reportage). “Nei libri di storia del jazz ha spiegato Arbore si parla della band di La Rocca, ma se ne parla come se fosse composta da americani. Invece i siciliani, ma anche gli abruzzesi, e gli italiani in generale, arrivavano in Louisiana e incontravano i neri, i francesi, i canadesi con i quali suonavano e contribuivano a fare la storia della musica. Armstrong stesso in un’intervista dice di essersi ispirato a La Rocca”. Nel reportage Arbore ricostruisce anche le storie di musica ed emigrazione di altri due celebri italoamericani: il clarinettista Leon Roppolo e il cantautore Louis Prima. Accompagnato da una conversazione dello stesso Arbore con il trombettista Enrico Rava e il critico musicale Marco Molendini, il filmato è stato girato tra il 2008 e il 2009, poi proiettato all’Umbria Jazz Festival per arrivare lunedì in Rai. “Quando vedevano che si trattava di jazz scherza Arbore i direttori passavano avanti. In tv, di solito, ci si occupa molto di cantanti e poco di musica”. A proposito dell’inserimento del documentario nel palinsesto di Rai2, è intervenuto il direttore di rete, Angelo Teodoli: “È un regalo di Natale agli italiani, fatto da una Rete che dedica alla musica più spazio di ogni altra generalista”.